Nel 475 A.C. , secondo una tradizione, veniva fondata il giorno del solstizio d’inverno, la città Napoli.
“Nell’ inverno del primo anno della settantasettesima Olimpiade al cominciare del giorno nel quale il sole, sorgendo, irradia dal punto dell’orizzonte più vicino al mezzogiorno essendo stati assoggettati alla giurisdizione cumana gli abitanti di Partenope, noi cittadini e soldati di Cuma, sotto la guida del nobile e saggio Ileotimo, figlio di Timanore, esperto nella sapienza di Pitagora, abbiamo risalito all’alba il sovrastante colle fino alla sua vetta, allo scopo di prendere gli auspici per la fondazione di una nuova città in un sito più ampio ed agevole di quello che chiamano Euploia , ove è ristretto l’abitato di Partenope”. Così descrive Dicearco da Messina lo stanziamento di alcuni coloni cumani nella zona fra l’solotto di Magaride ed il Monte Echia, attualmente conosciuto come la collina di Pizzofalcone.
Fu chiamata Neapolis, “Nuova Città”, per distinguerla dal vecchio nucleo chiamato Palepolis, “Antica Città”, sorse proprio dove attualmente si trova il Centro Storico.
Il 21 dicembre in astronomia cade il solstizio d’inverno, il momento in cui il sole raggiunge il punto minimo della sua eclittica: è il giorno più corto dell’anno. Non a caso è stata scelta questa data per la fondazione della città. Gli antichi tendevano a porre la prima pietra di una città o di una struttura particolarmente simbolica in concomitanza con questi importanti fenomeni astrali.
Bella e infinita, dopo millenni, la nostra Napoli è ancora lì, come una splendida signora dal fascino immutato.