scritto da Pasquale Petrillo - 02 Febbraio 2017 08:55

Le vendette giuste non esistono

Lascia senza parole la notizia che arriva da Vasto, in Abruzzo, di un giovane marito che ammazza a colpi di pistola l’uomo che aveva investito e ucciso sette mesi prima, l’estate scorsa, la propria moglie. Un dolore devastante per una perdita incolmabile, che ha portato l’uomo ad una vendetta terribile e omicida. E’ un gesto figlio della disperazione, che può essere compreso per l’inconsolabile sconforto di cui era ormai divenuto preda un giovane normale, ma tale da trasformalo in uno spietato assassino nelle vesti di angelo vendicatore. Un gesto insano che, però, non può assolutamente trovare una giustificazione di qualsiasi genere. Le vendette giuste non esistono, diceva Cervantes. E non portano da nessuna parte, ma sommano dolore a dolore, aggiungiamo noi. Per il resto che dire, se non invocare la misericordia di Dio e degli uomini. (foto Giovanni Armenante)

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

2 risposte a “Le vendette giuste non esistono”

  1. 2.02.2017 By Nino Maiorino – Caro Direttore, tutto ha una logica e un gesto atroce come questo delitto, maturato dalla disperazione del povero giovane privato in maniera tanto crudele della sua compagna, deve fare molto riflettere tutti, ma principalmente i nostri non amati politici i quali si beffano delle vere aspettative della gente. L’incauto investitore della giovane, il quale con la sua dissennata guida, ne aveva provocato la morte, quale pena avrebbe scontato se fosse rimasto in vita? Dopo anni di processi, veti e mediatici, se la sarebbe cavata con una pena mite, e magari non l’avrebbe nemmeno scontata! Certamente, se ci fossero pene severe, certe, comminate in tempi brevi, nessuno penserebbe di farsi giustizia da se! Su questo debbono riflettere i nostri Politici (da strapazzo?). Io sono un tipo mite, ma anche determinato, e probabilmente, in questa situazione, farei lo stesso. Mi piacerebbe leggere altre opinioni sull’argomento.

  2. 02.02.2017 – By Nino Maiorino – Apprendo dai media che il giovane incauto autista, che ha provocato la morte della povera ragazza, non soli era “a piede libero” (nemmeno costretto ai domiciliari) ma andava in giro e sembrava avere atteggiamenti tracotanti e spavaldi probabilmente anche nei confronti del marito della ragazza assassinata! Il che fa ulteriormente riflettere e meditare: confermo pienamente quanto ho scritto prima.

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