Secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Economia e Finanza nel 2015, relativamente quindi all’anno d’imposta 2014, solo il 2,7% dei contribuenti, vale a dire 1,1 milioni di contribuenti (su un totale di circa 50 milioni) ha scelto di destinare il 2 per mille ai partiti politici (a parte il M5S che ha rinunciato ai contributi), per un totale di 9,6 milioni di euro. Il Partito democratico è quello che si aggiudica, da solo, il 55,8% pari a 5,3 milioni di euro. Segue la Lega Nord con l’11,5%, poi le altre formazioni politiche. Il Pd, quantunque in modo assai contenuto, anche da questi dati più di qualsiasi altro sembra avere almeno le sembianze di un partito di massa, gli altri, a parte un po’ la Lega e Sel, sono assai poca cosa e raccolgono gli spiccioli. In ogni caso, per i partiti è un vero flop. Insomma, niente di nuovo sotto il sole per quanto riguarda la loro credibilità, ai minimi termini, presso l’opinione pubblica. D’altra parte, a voler essere onesti, bisogna riconoscere che per come sono strutturati, guidati e per quello che esprimono, alla fine, a questi partiti è andata pure bene. (foto Giovanni Armenante)
