Cofferati, l’immarcescibile

Ormai è quasi una costante, le primarie nel  Pd si concludono sempre con una scia di polemiche. E’ successo ieri anche in Liguria, dove la vittoria è andata a Raffaella Paita, assessore regionale alle Infrastrutture e alla protezione civile, che ha battuto Sergio Cofferati. Quest’ultimo, però, non ci sta e contesta i risultati lamentando  “numerose irregolarità”. In alcuni seggi c’è stato, a quanto pare, un “voto bulgaro pro Paita” con la presenza di tanti, troppi immigrati. Qualche breve considerazione. La prima. Non si vede dove sia la novità. E’ una storia vecchia l’accusa ai vincitori di aver “comprato” il voto degli immigrati e non solo. E’ successo un po’ ovunque e in qualsiasi altra elezione primaria. Nessuno, però, ha mai pensato di apportare dei correttivi per evitare questi inconvenienti. La seconda. Ancora una volta uncandidato renziano batte un candidato non renziano, un post-comunista. La terza. Cofferati, dopo essere stato per anni segretario generale della CGIL, sindaco di Bologna e poi eurodeputato, ora correva come governatore della Liguria. Immarcescibile. Buono per tutte le stagioni, per ogni dove e qualsiasi ruolo. E poi erano i democristiani quelli attaccati alle poltrone! (foto Giovanni Armenante)