scritto da Pasquale Petrillo - 02 Marzo 2018 14:03

Sarà dura, ma finalmente si vota

E’ stata dura. Inutile negarlo. E’ stata la più insulsa, uggiosa, ripetitiva delle campagne elettorali di almeno questi ultimi trent’anni. E’ stata la competizione della monotonia e del grigiore, ma anche delle promesse a go go, di chi le ha sparava più grosse. E’ andato, insomma, in scena l’incredibile, nel senso letterale più pieno, ovvero il non credibile, che non si può credere. Promesse che, in quanto eccessive, non sono appunto sembrate per nulla credibili. Da qui il rifiuto di ascoltare. Eppure ci hanno tediato e perseguitato per un mese intero. Bombardati senza tregua dai tg ai talk show. Alla fine, dopo aver tentato disperatamente di sfuggire  agli innumerevoli pistolotti elettorali con spericolate gincane tra i vari canali televisivi, ci siamo arresi con un rassegnato “Adda passà ‘a nuttata”, in altre parole, deve pur venire il 4 marzo, giorno del voto, per poter così liberarci di questo strazio.

E finalmente ora ci siamo. Oggi si chiude la campagna elettorale e dopodomani si aprono i seggi elettorali.

Sarà dura, però. Sì, inutile negarlo. Ora sarà duro, per molti, recarsi ai seggi e esprimere un voto. Tutto congiura per rendere ai più assai difficile questa scelta. Innanzi tutto, quella di andare a votare. E come potrebbe essere altrimenti dopo una simile campagna elettorale? Di solito, negli ultimi giorni di propaganda, una bella percentuale di elettori vengono convinti di andare a votare per quello o per quello. L’impressione è che stavolta non è andata così, anzi, la sensazione è che la scarsissima qualità di questa campagna elettorale e più ancora dei suoi protagonisti abbia giocato un ruolo decisivo per rendere più incerti e svogliati gli elettori. Ci auguriamo che questa si riveli una percezione della realtà del tutto errata, ma è più di una sensazione che questa legge elettorale, il cosiddetto rosatellum, abbia ancor più confuso gli elettori e forse giocherà un ruolo non secondario nelle motivazioni degli astensionisti e di quelli che esprimeranno un voto nullo o bianco.

Sarà dura, per molti, esprimere un voto. Forse aumenterà la quota di quelli che compiranno la loro scelta votando il meno peggio, così come quanti voteranno contro piuttosto che a favore di qualcuno. E, soprattutto con questo sistema elettorale, mai come adesso saranno in larga maggioranza quelli che si troveranno costretti a tapparsi il naso. All’opposto, è facile immaginare che quelli che voteranno con convinzione per un progetto, un’idea, saranno sempre più una minoranza.

Ad ogni modo, quali che siano le dinamiche, l’importante è andare al voto, magari turandosi per bene il naso, ma comunque esprimendo una volontà, per quanto essa possa essere non del tutto politicamente convinta o  condivisa.

Poi si vedrà. Di sicuro, quale che siano i risultati delle urne, il 5 marzo continueremo ad alzarci presto per andare a lavorare, a fare la spesa al supermercato o studiare.

Insomma, quale che sia il verdetto delle urne, non succederà nulla di travolgente e drammatico. Magari ci ritroveremo una inedita ammucchiata, raffazzonata alla meglio. E magari ci toccherà pure un governo mezzo taroccato. Ma, in ogni caso, sopravviveremo.

La vita continuerà, nonostante la politica.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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