scritto da Pasquale Petrillo - 10 Giugno 2017 09:47

Renzi, un perdente di successo

Non è stato uno spettacolo bello da vedere, anzi. Ma meglio così. Stiamo parlando di quanto è successo alla Camera dei deputati giovedì scorso quando, su un emendamento di poco conto, è saltato quello che sembrava un accordo di ferro siglato da Renzi, Grillo e Berlusconi, con l’aggiunta di Salvini, sulla nuova legge elettorale mutuata da quella tedesca.

Alla fine, tra Pd e Cinque Stelle, sono volati gli stracci. E la pessima legge che era stata concordata ormai è definitivamente affossata.

E ora? Mah, che dire. Da questa vicenda ne escono tutti male. Chi più, chi meno. Renzi peggio di tutti, di sicuro. La fretta, l’attitudine a cambiare le carte in tavola, il suo cinismo nel passare come un carro armato su tutti, compresi alleati attuali e futuri, alla fine  lo porta a balbettare confusamente. Peccato, corre il rischio di diventare un perdente di successo. Ogni giorno che passa perde un pezzo di credibilità politica. Tra gli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto nel Paese.

Ora si è trovato costretto a rivolgersi a Campo Progressista per avviare un percorso politico insieme. Pisapia, l’ex sindaco di Milano, gli ha risposto picche, o meglio gli ha dettato le regole e dato una lezione di educazione politica. Non passerà molto, a questo punto, che Renzi si troverà costretto a riprendere il dialogo con Alfano, magari sottobanco, dopo averlo scaricato politicamente in modo assai sgradevole e improvvido.

Ad ogni modo, da questa vicenda sembra emergere un’unica certezza: si voterà nel 2018, a scadenza naturale della legislatura attualmente in corso, nata nel 2013.

Per il resto buio pesto. Nessuno ha la forza per impostare una nuova legge elettorale. C’è bisogno di un accordo tra diverse componenti politiche, ma gli interessi di ciascuna di loro sono in tutto o in larga parte divergenti.

In conclusione, lo stallo politico è evidente e la confusione regna sovrana. Il risultato? Andare a votare con una legge elettorale peggiore di quella affossata alla Camera l’altro giorno.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.