«Non c’è un’invasione, propaganda allarmista». Poi l’incontro con Macron
Ad un osservatore superficiale sembrerebbe che a questo Papa interessino solo i migranti e le periferie. Al Papa interessa, guarda un po’, la dignità delle persone! E mi pare che non possa essere merito più grande che richiamare chiunque alla cura per la dignità altrui.
E questo dovremmo annunciarlo tutti tra i quartieri e nei vicoli della nostra città, un grido vissuto nella concretezza della quotidianità: rieducarci a percepire il silenzio della dignità.
I migranti, i forestieri: portano molte storie da raccontare, custodiscono contro-narrazioni che non trovano spazio nella comunicazione dei media se non perché “invadono” o perché “numericamente spaventano”.
La paura del diverso, dell’altro, di chi non è come me. E chissà perché poi quando i nostri anziani emigravano in altri paesi (e dovremmo farci raccontare come venivano trattati!!!) noi li chiamiamo appunto “emigrati”, mentre queste persone che arrivano da noi sono visti come “invasori”.
Non eravamo pronti a questo fenomeno! E’ il modello di società che è saltato già da tempo, è l’incapacità di fare politica comune dei paesi interessati a dare ossigeno a queste nostre paure e al disagio che i barconi creano.
I telegiornali parlano di numeri: quanti migranti sono sbarcati oggi… ma nessuno che parla mai di “persone”! Riportare la dignità della persona al centro per ricreare modelli, strutture di servizio, accoglienza, promozione alla persona.
Non penso sia così difficile farlo… se lo so vuole fare veramente!