Scafati, Santocchio chiede semafori a chiamata per la sicurezza dei pedoni
Le arterie più problematiche restano via Poggiomarino, via Passanti, via Cavallaro, via Dante Alighieri e via Martiri D’Ungheria, dove l’assenza o la scarsa visibilità della segnaletica orizzontale rende ancora più alto il rischio per i pedon
Le cronache delle ultime settimane raccontano di una preoccupante escalation di incidenti che coinvolgono pedoni a Scafati. Attraversare la strada, in diversi punti della città, è diventato un rischio quotidiano. A denunciarlo è Mario Santocchio, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Scafati, che lancia un appello all’amministrazione comunale: installare semafori a chiamata nei punti più critici, a partire dalle aree scolastiche e dai quartieri densamente abitati.
“Non possiamo più aspettare che accadano altre tragedie – dichiara Santocchio -. A Scafati attraversare la strada in molte zone è estremamente pericoloso, sia per l’assenza di strisce pedonali sia per la velocità eccessiva dei veicoli. È una situazione che richiede un intervento immediato e concreto”.
Le arterie più problematiche, secondo Fratelli d’Italia, restano via Poggiomarino, via Passanti, via Cavallaro, via Dante Alighieri e via Martiri D’Ungheria, dove l’assenza o la scarsa visibilità della segnaletica orizzontale rende ancora più alto il rischio per i pedoni.
“Le sole strisce pedonali, in gran parte sbiadite o inesistenti, non bastano – continua Santocchio -. Servono impianti semaforici a chiamata, moderni e sicuri, che consentano ai cittadini di attraversare senza rischiare la vita. È una misura di civiltà che molte città hanno già adottato e che Scafati non può più rimandare”.
Fratelli d’Italia chiede quindi di impegnare fondi specifici per la realizzazione di questi impianti, considerandoli una priorità di sicurezza pubblica. “La tutela dei pedoni, in particolare dei bambini e degli anziani, deve essere al primo posto – conclude Santocchio -. È urgente avviare un piano di installazione dei semafori a chiamata, partendo dalle scuole e dalle zone più abitate. La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto”.





