La tragedia greca torna a vivere nel Santuario meridionale di Paestum, ai piedi dei grandi templi dorici, testimoni indiscussi del mondo classico. Domani, venerdì 31 maggio 2019, alle ore 21, nell’area archeologica di Paestum, nei pressi della cosiddetta Basilica, va in scena “LA VERITÀ o della sublimazione”, una lezione-spettacolo sul tragico e sulla verità nel tragico.
“L’opera è un itinerario concettuale e artistico che ambisce a instillare nello spettatore una riflessione e un’emozione intorno ad alcuni temi etici, tra i più ricorrenti e profondi, della scrittura tragica classica – dichiara Giancarlo Guercio, curatore dello spettacolo – Figure quasi sciamaniche, certamente baciate da un dio, quali Eschilo, Sofocle ed Euripide, erano state in grado di cogliere la semantica di alcuni valori assoluti per l’uomo ed erano stati in grado, prima di chiunque altro, di creare architetture letterarie e artistiche altamente raffinate. Il nostro intento è stato quello di rintracciare i segni e i significati di una tale semantica e imbastire un ragionamento in grado di manifestare il concetto di verità e di giustizia trattato dai tragediografi. Ne è emerso un percorso di grande pregio e di notevole utilità soprattutto in un’epoca distratta da elementi di discutibile valore umano e culturale”.
Uno spettacolo di grande impegno sociale e civile, dunque, che si inserisce con grande naturalezza nella contemporaneità, considerato che non esiste nulla di più universale e attuale del messaggio trasmesso dal patrimonio tragico greco. In uno scenario suggestivo, che evoca prepotentemente il ricordo della Grecia, attraverso questa lezione spettacolo sarà possibile riflettere e comprendere i fondamenti del pensiero occidentale, le sue radici culturali ed etiche e l’eterna lotta tra civiltà e barbarie.
INFO: Inizio spettacolo ore 21:00, l’iniziativa è gratuita, l’appuntamento è nell’area archeologica di Paestum, ingresso di Porta principale (di fronte al Tempio di Nettuno).