E’ un risveglio a tinte gialloverdi quello di stamattina nella valle metelliana. Il dato che emerge dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo è netto e chiaro: il Movimento 5 Stelle è il più votato in città, seguito a ruota dalla Lega che stacca e sopravanza il Partito Democratico.
L’onda verde che vince ma non travolge l’Europa, sfonda a Cava de’ Tirreni. Ottimo risultato, rispetto alle previsioni, per il partito di Fratelli d’Italia che migliora rispetto alle previsioni che davano il partito di Giorgia Meloni al di sotto della soglia di sbarramento e tallona di poco Forza Italia che cala vertiginosamente.
Questi i risultati definitivi dello scrutinio:
Votanti: maschi 11.111 – femmine 10.612 – totale elettori 21.723
- Partito Animalista 166
- Europa Verde 351
- Partito Democratico 3.634
- Forza Italia 2.231
- +Europa –Italia in Comune –PDE Italia 883
- Forza Nuova 31
- Lega Salvini Premier 4.424
- La Sinistra 531
- Partito Pirata 46
- CasaPound Italia –Destre Unite 108
- Movimento 5 Stelle 6.329
- Partito Comunista 194
- Fratelli d’Italia 1.941
- Popolari per l’Italia 51
- Popolo della Famiglia –Alternativa Popolare 91
- Schede bianche 195
- Schede nulle 517
Il voto che trasforma l’Europa proietta cambiamenti significativi anche nell’assetto politico cavese e muta gli equilibri di forza. Indubbiamente il PD, il partito dell’Amministrazione attualmente in carica ne esce piuttosto malconcio; sebbene rispetto alle politiche dello scorso anno (12,72% di voti alla Camera e il 13,78% al Senato) oggi ottiene il 17,3%, è pur vero che è stato scalzato dalla Lega che si insedia al secondo posto con un clamoroso 21% di voti rispetto alle politiche del 2018 (4%) e alle europee del 2014 (0,51%).
Un altro dato significativo è il successo cavese del Movimento 5 Stelle con il 30,1% in controtendenza con l’andamento nazionale che attesta i grillini al 16,7%. Quasi la metà rispetto a Cava che si presenta come cittadina di “contestazione” sebbene manchi sul territorio una rappresentanza pentastellata.
In prospettiva futura, guardando alle elezioni amministrative che verranno da qui a 10 mesi, si va dipanando il quadro della situazione, sebbene sia ancora relativamente presto per vedere tutti gli schieramenti in campo.
Il Pd è leader acciaccato, ma con segni di ripresa, di un centrosinistra appiattito a risultati molto miseri. Dall’altro lato della barricata il centrodestra vede inevitabilmente mutare gli equilibri con la Lega che entra a pieno merito sul tavolo delle trattative con un gruzzolo ben consistente di voti e che insieme ai Fratelli d’Italia in ripresa con il 9,2% dei voti (6% alle ultime politiche), vorranno sicuramente avere più voce in capitolo rispetto a Forza Italia, un tempo leader indiscusso nella valle metelliana, oggi in caduta libera col 10,6%.
Un altro dato interessante da rilevare i diversi consensi tra centro e periferie della città. Nelle frazioni i grillini hanno furoreggiato con, a breve distanza, la Lega che in alcune sezioni ha doppiato il PD. Nel centro cittadino il Partito Democratico ha “tenuto la botta”.