Cava, sulla vicenda giudiziaria del sindaco Servalli e del suo vice Senatore il Partito comunista chiede chiarezza e trasparenza
Sulla vicenda giudiziaria che ha investito la scorsa settimana il sindaco Vincenzo Servalli e il vicesindaco Nunzio Senatore, con una lunga nota, inviata in mattinata, interviene Mariano Mastuccino, responsabile locale del Partito Comunista di Cava de’ Tirreni.
“Non possiamo nascondere che una tale vicenda, se andasse a conclusione per come gli inquirenti la stanno preparando -scrive Mastuccino- sarebbe una brutta tegola per la Città… dal giorno successivo le elezioni, di smottamenti ne sono avvenuti, e non si può sempre e solo far finta di nulla. Nulla da eccepire sulle dichiarazioni a caldo degli interessati, se non fosse che appaiono molto vaghe, fumose, quasi incoerenti, anzi, inadatte. Si difendono da qualcosa per la quale non sono accusati, in quanto dicono di non aver ricevuto alcuna somma sui propri conti, quando invece gli si contesta l’aver dichiarato il falso sui propri rapporti di lavoro (se per errore, per uno scivolone, o per una “furbata”, come ha scritto qualche testata, al momento non è dato saperlo, e neanche ci interessa granché esprimerci a riguardo)”.
“Se dovesse essere confermata l’accusa -scrive in un successivo passaggio Mastuccino- a noi non stupirebbe. E non perché gli interessati siano “disonesti”, ma perché il funzionamento del sistema politico-economico-sociale in cui viviamo, nelle zone grigie, al limite tra giusto e sbagliato, tra lecito ed illecito, ci sguazza da sempre, in maniera trasversale, e non sarà certo questo a cambiare il nostro giudizio sull’operato di chi ci amministra, ma la loro visione di città, di società, di mondo, che ci vede agli antipodi. Allo stesso modo, se dovessero essere completamente scagionati, non avrebbero fatto nulla di straordinario, di eclatante, nulla che li possa elevare moralmente nei confronti degli avversari politici”.
“Ciò che è chiaro, ad ogni modo -continua la nota dei comunisti cavesi- è il rispetto e la trasparenza che si dovrebbe nei confronti dei propri elettori. Sia il Sindaco che l’Assessore hanno ricevuto un mandato ampio dai cittadini alle ultime elezioni, una valanga di preferenze. Non devono conto quindi solo alla magistratura, delle proprie azioni, ma anche e soprattutto a chi li ha votati”.
“Per questo motivo -conclude Mastuccino- quello che ci chiediamo è se sia opportuno, nelle settimane a venire, che si continui a mettere sotto il tappeto il polverone che si sta alzando attorno alla questione. Se non sia più corretto che gli interessati affrontino di petto la questione parlandone direttamente e apertamente coi cittadini. Se, nel frattempo, non sia stata minata la credibilità granitica che avevano nei confronti dei cittadini e, quindi, se non sia opportuno che la situazione si chiarisca davvero il prima possibile, in un senso o nell’altro, mettendo fine al balletto delle parole di circostanza e delle attese”.