Cava, Piano di Zona S2: oggi pomeriggio l’incontro con le imprese sul Reddito di inclusione
Si è svolgerà questo pomeriggio, nella Sala dei Gemellaggi del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, un nuovo incontro dopo quelli già tenuti nei mesi scorsi, per illustrare in maniera chiara e dettagliata la Manifestazione d’interesse al Pon Inclusione – Reddito all’inclusione attiva.
All’incontro prenderanno parte l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cava de’Tirreni, ente capofila del Piano di Zona, Enrico Bastolla, e l’assessore alle Attività Produttive Barbara Mauro, il coordinatore dell’Ufficio di Piano, Romeo Nesi, ed un significativo gruppo di imprenditori e rappresentanti delle confederazioni di artigianato e commercio, CNA, Cava sviluppo, il sindacato delle piccole e medie imprese.
Gli assessori Bastolla e Mauro, coadiuvati dagli uffici del Piano di Zona illustreranno le potenzialità direttamente connesse ad un percorso di recupero socio-lavorativo, mediante la stipula di un Patto di Servizio tra l’utente che ha presentato domanda per il Reddito di Inclusione e il Piano di Zona Ambito S2, con il coinvolgimento dell’Ufficio per l’Impiego.
“Abbiamo avuto una risposta ad una serie di quesiti -afferma l’assessore Mauro- che avevamo presentato al ministero delle Politiche sociali che ci premette di avere un quadro molto chiaro che ci consentirà di far recepire al meglio agli imprenditori, ai commercianti e agli artigiani il senso della manovra posta in essere con il Reddito di inclusione”.
Sarà un tavolo ampio e composito e vedrà la presenta di circa 30 tra imprenditori e rappresentanti di specifiche confederazioni.
“Abbiamo il dovere di spendere la somma di denaro assegnata all’Ambito – spiega l’assessore Bastolla-, vale a dire sette milioni di euro, per agevolare il reingresso nel mondo del lavoro delle persone che sfortunatamente ne sono uscite. Vi sono grandi benefici per le imprese che possono testare per un anno queste persone con zero costi e con in più un tutor interno all’azienda che sarà remunerato dal progetto. E con la possibilità e noi confidiamo con la speranza che alla fine della borsa lavoro possano essere inseriti nell’impresa. I dati parlano di circa 500 famiglie che sono sulla soglia della povertà e devono perciò vedere tutto il nostro impegno”.
Gli uffici del Piano di Zona e l’Ufficio per l’impiego vaglieranno le competenze professionali presenti nel nucleo familiare di coloro che hanno fatto istanza per il REI, così da far combaciare questi profili a quelli che saranno richiesti dalla aziende. L’incontro di domanda ed offerta sarà formalizzato con la firma del “Patto di inclusione” che darà il via per un anno al lavoro all’interno dell’azienda.