Cava, nuova grana per Servalli: l’assessore Trapanese si dimette dopo una settimana dalla riconferma
“Questa mattina, l’assessore con delega alle Politiche Sociali, Politiche Giovanili, Trasporti, Raffaelina Trapanese, per sopraggiunti impedimenti di carattere personale, ha rassegnato le dimissioni”.
Con queste scarne e laconiche parole da Palazzo di Città hanno fatto sapere delle dimissioni dell’assessore Trapanese giunte a pochi giorni dalla presentazione della nuova giunta.
In realtà la notizia non giunge inaspettata. Era ormai da giorni che si rincorreva la voce che la Trapanese avrebbe dato le dimissioni entro il fine settimana, e così è stato. Comprova del difficile momento è stato anche il fatto che martedì pomeriggio era l’unico assessore assente in Consiglio comunale, ufficialmente per impegni di lavoro, nella realtà per i rapporti non più idilliaci con l’Amministrazione comunale.
Il motivo di questi “impedimenti di carattere personale”, come è stata motivata ufficialmente la decisione, potrebbero dipendere, molto probabilmente, dagli attriti sorti in seguito al piano di dimensionamento scolastico che il Comune di Cava dovrà adottare e alle polemiche che esso ha scatenato sia in ambito politico sia tra i genitori degli alunni e i dirigenti scolastici.
La decisione assunta dalla Trapanese è grave e apre, ora, diversi scenari politici con molteplici esiti. Potrebbe essere l’inizio di una incrinatura all’interno del Partito Socialista cavese, l’ex assessore è, infatti, espressione del movimento politico rappresentato in Regione dall’onorevole Enzo Maraio, insieme ai consiglieri Vincenzo Passa ed Enrico Farano. Ma si potrebbe anche ipotizzare una crisi all’interno della maggioranza con il Partito Socialista e la cosa avrebbe un certo peso, soprattutto se si pensa che queste dimissioni si sono avute ad una settimana soltanto dalla formazione della nuova giunta, partorita anch’essa tra tante polemiche.
E’ senz’altro un nuovo cruccio che il sindaco Vincenzo Servalli, ritornato da Assisi per le celebrazioni del Santo Patrono d’Italia insieme a tutti i sindaci della Campania, si sarebbe volentieri risparmiato, soprattutto in questo frangente.