Cava, l’ex assessore Bastolla attacca: “All’Ausino stipendi da parlamentari”
Non si placa l’ira dell’ex assessore Enrico Bastolla che questa volta, nei suoi attacchi all’Amministrazione Servalli, mette sotto la lente d’ingrandimento l’Ausino, ovvero la società che si occupa della gestione del servizio idrico integrato nel comune di Cava de’ Tirreni.
“Da quando si è insediata l’Amministrazione Servalli nel 2015, dalle tabelle pubblicate sul sito dell’Ente emergono compensi per i cinque ingegneri in dotazione organica all’Ausino, non lontani quasi dai salari dei parlamentari”. Così principia nel suo discorso, dati alla mano di Bastolla, che continua: “Possibile che il presidente Mariano Agrusta e il sindaco Vincenzo Servalli abbiano visto sfilare, o, addirittura, promuovere simili stipendi? Parliamo ci cifre cospicue. In tre anni, si è passati da € 461.133,00, costo dell’ente anno 2015, ad € 724.000,00 anno 2017”.
Cifre consistenti, soprattutto se si pensa, ha sottolineato Bastolla, che i cittadini si sono visti recapitare in questi giorni le bollette dell’acqua con un aumento che varia dal 30% al 40%.
Ma sarà davvero così?
Sta di fatto che l’Ausino ha chiuso il bilancio nell’anno 2016 con una perdita di circa 2 milioni di euro. Ma su questo deficit il Presidente Agrusta già in passato ha chiarito al nostro giornale che era stato prodotto da “una cancellazione dal bilancio di un credito molto elevato, conseguente alla sentenza num. 6884/2016 con la quale è stata rigettata la richiesta di pagamento delle forniture idriche all’ingrosso alla Regione Campania, relativamente al periodo 1.7.1997 – 31.12.2007, che ha inciso negativamente sul bilancio per euro 3.174.864,25”. In altre parole, una questione più che altro di tecnica contabile.
Sul contenimento dei costi, però, il commento di Bastolla è tranciante, soprattutto nei riguardi di Servalli: “Il Sindaco tace, come suo solito, non arrampicandosi sugli specchi, ma facendo finta di nulla, e contribuendo, così, allo sperpero di denaro pubblico. Quando il primo cittadino darà risposte ai tanti interrogativi, tra i quali domina la promessa non mantenuta della cosiddetta “revisione della spesa pubblica” tanta pubblicizzata alle pag. 9 e 10 del suo programma?”.
Ritornando sui compensi, Bastolla puntualizza che sono eticamente immorali, in quanto, sostiene l’ex assessore, offendono l‘onestà che contraddistingue la gran parte dei cittadini metelliani.
Toccherà ora agli amministratori dell’Ausino dare risposte e spiegazioni alle accuse dell’ex assessore Bastolla. Non resta che attendere.