scritto da Redazione Ulisseonline - 20 Giugno 2017 12:04

Cava, il presidente di Civitas 2.0 Marco Senatore: “L’Amministrazione Servalli è un grande bluff”

“La lettura dei giornali in questa ultima settimana è l’ennesima conferma di come l’Amministrazione comunale del sindaco Servalli sia solo un grande bluff. Avevano parlato di spending review e non hanno risparmiato un soldo. Parlavano di ridurre i costi della gestione dei rifiuti, e invece hanno aumentato le bollette e la città è sempre più sporca. Avevano parlato di dare una risposta a quanti temono la demolizione delle case abusive, e invece hanno aggravato la situazione con la loro insipienza e pavidità”.

E’ quello che dichiara l’avv. Marco Senatore, già amministratore comunale e attuale presidente dell’associazione politico-culturale CIVITAS 2.0, sulla scarsa qualità dell’azione politico-amministrativa dell’attuale maggioranza di centrosinistra che governa Cava de’ Tirreni.

“Si erano vantati -rincara la dose l’avv. Senatore– del loro rapporto preferenziale con il presidente della Regione Vincenzo De Luca e ora apprendiamo che non sono stati capaci nemmeno di farsi finanziare i progetti presentati per la riqualificazione del Castello di S. Adiutore, dell’Eremo di San Martino, per la ristrutturazione della Biblioteca comunale, per la riqualificazione del Corpo di Cava, e così via. Così come per l’Ospedale civico, il quale, nonostante De Luca sia il padrone assoluto della sanità campana, resta comunque sempre in bilico e le rassicurazioni di Servalli lasciano il tempo che trovano”.

“La verità -conclude l’avv. Marco Senatore– è che questa Amministrazione comunale è sciapa e senza nerbo, incapace di dare una direzione alla vita cittadina, mentre ormai è certificato che a livello politico fuori Cava conta quanto il due di briscola. Per la serie, prima vanno a casa e meno danni faranno”.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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