Cava, domenica di caos e mancato rispetto dell’Ordinanza regionale
Traffico sostenuto per le strade e il corso gremito di gente hanno caratterizzato a Cava de’ Tirreni l’ultima domenica prima del nuovo lockdown che comincerà giovedì 24 dicembre, come previsto dal Decreto Legge del Governo Conte.
In tanti si sono riversati in strada per gli ultimi acquisti o anche solo per godere della bella giornata di sole. Ma più che l’affollamento in giro – era impensabile che la gente non uscisse nell’ultima domenica prima delle festività natalizie e, soprattutto, prima che si torni in zona rossa – a finire sotto accusa è la mancanza di controlli per le infrazioni riscontrate.
Scene di sosta selvaggia con auto parcheggiate in mezzo alla strada a due passi dalla piazza, come si può vedere dalla foto scattata in via Mandoli che ci è stata inviata da un cittadino, dove una fila di auto incolonnate in sosta ostruiscono la carreggiata. O affollamenti davanti ad alcuni bar del centro che somministravano bevande in barba all’ordinanza regionale che prevede il divieto per i bar e gli altri esercizi di ristorazione, dalle ore 11 del mattino, di vendita con asporto di bevande alcoliche e non alcoliche, caffè compreso.
Controllare tutta la città e sorvegliare centinaia di avventori è impossibile, tuttavia è impensabile anche pensare di affrontare i prossimi giorni iche precedono la Vigilia di Natale senza alcun controllo da parte delle forze dell’ordine, in preda all’anarchia. Non sono sufficienti le ordinanze sulla carta se poi mancano i controlli. Anzi, sono un atto di pura ipocrisia istituzionale che non trova riscontro all’atto dei fatti.
Mai come in questo momento ognuno dovrebbe essere responsabile prima per se stesso e poi nei confronti degli altri. Ragion per cui i controlli si rendono maggiormente necessari affinchè i proprietari di bar e locali di ristorazione che rispettano le regole e stamattina alle 11 hanno chiuso l’esercizio perchè era assurdo restare aperti soltanto per vendere bottiglie d’acqua, non siano doppiamente penalizzati: da una parte le stringenti ordinanze e dall’altra chi non le rispetta facendola franca.
Insomma, oltre ai predicozzi delle istituzioni e alla filodiffusione di musiche natalizie lungo il corso occorre principalmente la presenza di forze dell’ordine, sia a piedi che con volanti, a controllare che le prescrizioni regionali e governative e il codice della strada siano rispettati.