scritto da Pasquale Petrillo - 22 Ottobre 2023 12:07

Cava de’ Tirreni, un bravo artigiano della politica Bruno D’Elia e l’unità dell’opposizione di centrodestra

La verità di fondo, non me ne vogliono i politici anche locali di questa triste stagione, è che Bruno D'Elia proviene da una scuola. Quella della Democrazia Cristiana. Di quella tanto vituperata Prima Repubblica che era oro rispetto a quella di oggi.

foto Aldo Fiorillo

“Siate indipendenti. Non guardate al domani, ma al dopodomani”. E’ questa un’affermazione di Aldo Moro. Non sappiamo se il consigliere comunale cavese Bruno D’Elia l’abbia mai letta o sentita. In ogni caso, crediamo che, consapevolmente o meno, ad essa si sia ispirato quando ha abbandonato La Fratellanza.

Lo si capisce dall’eleganza con cui racconta la vicenda nell’intervista pubblicata oggi dal nostro giornale.

La verità di fondo, non ce ne vogliono i politici anche locali di questa triste stagione, è che Bruno D’Elia proviene da una scuola. Quella della Democrazia Cristiana. Di quella tanto vituperata Prima Repubblica che era oro rispetto a quella di oggi. E non stiamo parlando di uno statista, ma di un modesto e tuttavia assai bravo, abile ed esperto artigiano della politica, qual è appunto Bruno D’Elia.

In tutta onestà, siamo convinti che sia stato proprio lui a contribuire in modo determinante a mettere insieme le forze dell’opposizione. Forse i tempi erano anche maturi, ma la sua presenza ha coinciso con un cambio di passo nel centrodestra. Tant’è che finalmente si è ritrovato attorno ad un tavolo unitario. Compresi i civici d’area di Siamo Cavesi.

La rottura con Luigi Petrone e il movimento La Fratellanza nasce proprio da una diversa visione politica e strategica. D’Elia, in sintesi, puntava e punta all’aggregazione politica e non a percorsi solitari, individualistici, che sembrano invece essere quelli prediletti dall’ex monaco. Nello stesso tempo, la convinzione era che l’aggregazione praticabile fosse esclusivamente nel e con il centrodestra. In altre parole -sebbene D’Elia non lo dica apertamente, forse per evitare inutili polemiche- di sicuro non gli andavano giù certe frequentazioni a sinistra, politicamente equivoche, del movimento La Fratellanza.

Ad ogni modo, il tempo è galantuomo e svelerà quegli aspetti che oggi possono essere catalogati fra le impressioni e i sospetti.

Bruno D’Elia, in conclusione, sembra avere le idee chiare. Ha troppa esperienza da vendere per non riconoscere che il centrodestra dovrà guadagnarsi il consenso giorno per giorno. In breve, non può pensare di vivere di rendita sol perché l’indice di gradimento di Servalli e i suoi è ai minimi termini. Ed è consapevole che il centrodestra ha bisogno di una classe dirigente all’altezza del ruolo, soprattutto ora che il Comune metelliano è un cumulo di macerie. Da qui la necessità di aprirsi alla società civile, al mondo delle professioni. Al civismo.

Certo, resta da capire se altrettanta apertura mentale e politica avranno le altre componenti del centrodestra cavese. Qualche dubbio in proposito sembra esserci per Fratelli d’Italia, a quanto si intuisce politicamente più rigida e meno aperturista. Tuttavia, in politica mai dire mai.

Per il resto, che dire? Forse che la storia cittadina di questi ultimi anni ci ha insegnato ancora una volta che non basta organizzarsi bene per vincere le elezioni. Ancor più bisogna attrezzarsi per governare la città. Armandosi di umiltà e competenza. Quelle che sono mancate a Servalli e soci.

Insomma, è con questa consapevolezza che bisogna innanzi tutto proporsi alla città. Poi, viene il resto.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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