Cava de’ Tirreni, tutti insieme disperatamente: la maggioranza di Servalli tenuta unita dal potere
Cava de' Tirreni, tutti insieme disperatamente: la maggioranza di Servalli tenuta unita dal potere
La maggioranza che sostiene il sindaco Servalli scricchiola vistosamente. Oramai fa acqua da tutte le parti. E’ un colabrodo. L’ultima falla in ordine di tempo è la presa di posizione di Rifondazione comunista, che, in sostanza, chiede un cambio di passo e la sostituzione di buona parte degli attuali assessori.
Certo, c’è da capire se davvero Rifondazione comunista trarrà fino in fondo le conseguenze. In verità, siamo i primi a credere che nell’immediato di sicuro non avverrà praticamente nulla. E questo non vale solo per i rifondatori, ma anche per tutti i vari malpancisti presenti in maggioranza.
I tempi forse non sono maturi. Manca il coraggio di tirare le somme. Non si intravede una prospettiva politica un tantino credibile. Vero. Ciò non toglie che è sempre più marcata la sensazione che la maggioranza si stia lentamente sgretolando. Giorno dopo giorno. Polemiche dopo polemiche.
Al momento, quindi, non ci sarà a nostro avviso nessun rimpasto in Giunta. Servalli tira a campare e vede come il fumo negli occhi qualsiasi cambiamento, anche il più minimo. Ha il terrore di favorire uno smottamento, di rompere cioè i fragili equilibri che reggono la maggioranza che sempre meno convintamente lo sostiene. In breve, non vuole neanche lontanamente compiere un passo falso e provocare un valanga che potrebbe travolgere definitivamente la sua Amministrazione.
Altro che cambio di passo! Altro che assessori da giubilare! E se pure ci sarà un rimpastino, sarà sempre all’insegna di una politica da piccolo cabotaggio. Questa è ormai la cifra che caratterizza politicamente Servalli e la sua Amministrazione. In sintesi, concretamente non cambierà nulla.
C’è da chiedersi, però, in simili condizioni fino a quando reggerà questa Amministrazione comunale? Difficile a dirsi, se non ci saranno eventi dirompenti esterni. In altre parole, il cemento che tiene unita questa compagine di governo cittadino è il potere. Più in generale la volontà di restare incollati alle poltrone o, per i meno fortunati, a qualche più modesto strapuntino. Insomma, la necessità di sbarcare politicamente il lunario dovrebbe tenere unita ancora per un pezzo questa maggioranza sempre più claudicante, frastornata e divisa al suo interno.
Il problema, però, è vedere più in là del proprio naso. C’è da chiedersi: ma Barbuti, Narbone, Padovano… pensano di riuscire a salvarsi e non affondare politicamente, prima che elettoralmente, se resteranno ancora avvinghiati a Servalli e al suo cerchio magico?
Quando forse i nostri eroi si renderanno conto che Servalli da un pezzo politicamente non appartiene più al futuro e rappresenta un presente disastroso, molto probabilmente sarà troppo tardi. Li attenderà così, quasi di sicuro, un triste destino. Peccato.
Per ora, quindi, tutti insieme disperatamente! Non resta che attendere.