Cava de’ Tirreni, terremoto in casa PD. Adolfo Salsano: “Non voterò il partito alle elezioni provinciali”
Il presidente del Consiglio comunale di Cava de' Tirreni, Adolfo Sasano, afferma che il PD cavese non conta niente a livello provinciale ed è stato mortificato ancora una volta
La presentazione delle liste per le elezioni provinciali che si terranno il prossimo 20 dicembre hanno scatenato un vero e proprio terremoto all’interno del Partito Democratico. Il presidente del Consiglio comunale, Adolfo Salsano, ha infatti annunciato che si discosta totalmente dalle scelte fatte in relazione alla compilazione della lista dei dem e che non obbedirà alle decisione del partito.
In una dichiarazione al nostro giornale, Salsano ha così espresso il suo dissenso: “Oggi provo un grande senso di delusione. Il PD cavese non conta niente a livello provinciale ed è stato mortificato ancora una volta. Purtroppo, una grande responsabilità di ciò è del Segretario cittadino che ha fatto da sponda e ha permesso che la Federazione provinciale del partito emarginasse Cava de’ Tirreni. Vergogna! Per la prima volta non voterò il mio partito. Una decisione maturata a causa di una scellerata gestione di scelta delle candidature per le elezioni provinciali. Da oggi mi impegnerò solo per il sempre più lucido presidente Vincenzo De Luca”.
Una dichiarazione molto forte e risentita, quella di Adolfo Salsano, che si riferisce al fatto che non vi sarà alcun candidato cavese nella lista del Partito Democratico, nè nella lista civica Campania Libera che appoggia il governatore della Campania. Una decisione squisitamente politica, stando alle voci di corridoio, sempre ben informate, che parlano di un travaso dei voti del partito che guida la maggioranza amministrativa metelliana a favore della candidatura di Giovanni De Simone, sindaco di Vietri sul Mare. Un vero e proprio smacco per la seconda città della Provincia di Salerno. E Salsano vede il principale colpevole nel segretario cittadino Massimiliano De Rosa.
La scelta avrebbe origine anche tra i banchi consiliari, dove alcuni consiglieri di maggioranza avrebbero spinto per tale decisione in previsione anche delle prossime elezioni regionali. In parole povere, è stata intessuta una ragnatela di alleanze interne al PD che ha visto Cava de’ Tirreni sacrificata a queste logiche. Adolfo Salsano non ci sta e ha dichiarato pubblicamente il suo dissenso e il distacco dal partito.
Indubbiamente si è generata una frattura all’interno del PD, una rottura roboante, soprattutto per la scelta dei toni decisamente perentori. E chissà che ciò non abbia dei riverberi anche nella tenuta della maggioranza amministrativa.