scritto da Pasquale Petrillo - 10 Marzo 2023 10:41

Cava de’ Tirreni, perché non candidare il nostro Comune a capitale italiana del libro?

Il capoluogo ligure è una grande città. Ha battuto però una capitale culturale come Firenze. Così come anche piccoli comuni. E' il caso di

Nella giornata di ieri c’è stata la proclamazione della città di Genova come Capitale italiana del libro per il 2023. Anche Ulisse on line ne ha dato ampia notizia clicca qui per leggere.

Il capoluogo ligure è una grande città. Ha battuto però una capitale culturale come Firenze. Così come anche piccoli comuni. E’ il caso di Lugo, cittadina romagnola del ravennate con poco più di 30 mila abitanti. E poi la nostra vicina Nola, anch’essa con poco più di 30 mila abitanti. Ancora: San Quirico d’Orcia, un comune senese con meno di 3 mila abitanti, infine San Salvo, in provincia di Chieti, con circa ventimila abitanti. Tra gli altri comuni candidati compare anche Ariano Irpino, cittadina dell’avellinese di circa 20 mila abitanti.

Tra i requisiti richiesti dal bando, quello di essere uno dei comuni con la qualifica di “Città che legge”.

Diciamo questo per proporre al nostro Comune, in particolare all’assessore comunale alla Cultura, l’amico Armando Lamberti, di attivarsi per partecipare al prossimo bando del Ministero della Cultura.

Abbiamo, infatti, tutte le carte in regola per concorrere al conferimento per l’anno 2024 del titolo di «Capitale italiana del libro».

Il nostro Comune ha la qualifica di “Città che legge”. Vanta diverse premi letterari, promossi da associazioni private. Non è da trascurare la circostanza che ha una qualificata biblioteca comunale, nonostante sia stata abbandonata a se stessa negli ultimi anni. Infine, ha un’antica tradizione nel settore, a cominciare dalla prestigiosa ed antica Biblioteca della nostra Abbazia Benedettina.

Qualcuno potrebbe obiettare che, con tutti i debiti che il nostro Comune si ritrova, non c’è alcuna possibilità di partecipazione. Niente di più sbagliato. Non ci sarebbe, infatti, da spendere neanche un euro. Anzi, proprio i conti comunali in rosso consiglierebbero di partecipare a questo bando. In altre parole, occorrerebbe fare di necessità virtù. Basterà mettere insieme un pool di persone qualificate per redigere il progetto. Una partecipazione a titolo gratuito, ovviamente. Con il solo scopo di contribuire al rilancio della città. La vittoria porterebbe, invece, alla concessione di un finanziamento di 500 mila euro. L’eventuale e possibile non vittoria consentirebbe comunque di proporre la nostra città all’attenzione nazionale. Insomma, ci sarebbe solo da guadagnare per Cava de’ Tirreni.

C’è da parte dei nostri attuali amministratori comunali l’interesse o quantomeno la sensibilità culturale per accettare questa sfida? Qualche serio dubbio in proposito, in tutta onestà, ce l’ho. Il livello complessivo è alquanto modesto se non addirittura assai scadente. Tuttavia, non possiamo che affidare le nostre pur flebili aspettative alla sensibilità dell’assessore alla cultura Armando Lamberti. Rispetto alla sua ambiziosa proposta di Cava come capitale italiana della cultura, quella di capitale italiana dei libri è molto più praticabile e alla nostra portata. Perché non provare?

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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