Cava de’ Tirreni, l’opposizione divisa fa il gioco della cattiva politica del sindaco Servalli
i gruppi consiliari di minoranza di Forza Italia, Noi Moderati e Siamo Cavesi, in modo limpido svolgono il loro ruolo di oppositori. Fanno
La conferenza stampa di stamani di una parte dell’opposizione suggerisce più di una riflessione.
Cominciamo con l’evidenziare che i gruppi consiliari di minoranza di Forza Italia, Noi Moderati e Siamo Cavesi, in modo limpido svolgono il loro ruolo di oppositori. Fanno quello che la gente si aspetta. Bocciano in modo netto l’Amministrazione Servalli, evidenziando alcune delle tante criticità.
Fanno presente che Servali e i suoi hanno distrutto i servizi sociali, tant’è che il nostro Comune può contare soltanto su un’assistente sociale, peraltro assente giustificata in quanto in maternità. Ci salviamo un po’ utilizzando il personale del Piano di Zona, che però appartiene all’intero ambito, ovvero Cava e Costiera Amalfitana.
E non parliamo in generale degli altri uffici e servizi. L’organico comunale sconta una mancanza di un centinaio di dipendenti. Gli uffici sono praticamente sguarniti. Un disastro che viene pagato soprattutto dai cittadini, che ricevono servizi sempre più ridotti e scadenti.
Lo stesso dicasi per le strutture sportive, con tariffe talmente esorbitanti da costringere le nostre società sportive ad emigrare verso i comuni viciniori, a cominciare da Nocera Superiore. I nostri giovani e giovanissimi atleti, infatti, sono costretti a praticare sport, ovvero allenarsi e forse disputare le gare, fuori Cava. Che vergogna, ma soprattutto quale disagio per i ragazzi e quale mortificazione per i dirigenti sportivi cavesi.
Non parliamo della cultura. Non la possiamo definire neanche una cenerentola, semplicemente perché nella nostra città è stata bandita. E di questo passo potremmo continuare per un bel po’ il rosario delle lagnanze fino ad arrivare ad una festa patronale senza addirittura le giostre.
Detto questo, però, non possiamo non constatare lo sfascio dell’opposizione. La maggioranza, è vero, sta insieme grazie al cemento del potere e non per altro. L’opposizione, tuttavia, non sta affatto meglio.
All’appello, anche oggi, mancano le altre due componenti.
La prima è La Fratellanza di fra Gigino, che ormai preferisce interloquire più con il sindaco Servalli che con le altre componenti dell’opposizione. Avrà le sue ragioni, per carità. E’ triste dirlo, ma è così. Non è escluso che in qualche modo La Fratellanza possa addirittura avvicinarsi politicamente ed amministrativamente ancora di più alla maggioranza. Auspice il lavoro ai fianchi dell’ex monaco svolto dal compagno vetero-comunista Adolfo Salsano, presidente del Consiglio Comunale. Vedremo se davvero sarà così. Per ora ci sono solo indizi, sebbene sempre più convincenti e inquietanti.
La seconda componente che manca all’appello è quella di Fratelli d’Italia. Non si è capito bene. Viene esclusa o si esclude da sé? L’impressione è che il gruppo dirigente cittadino del partito della Meloni non sembra essere all’altezza del ruolo. E’ spesso assente e soprattutto incapace di esprimere un indirizzo politico.
Un vero peccato. Una grande delusione per chi ha creduto nel suo ruolo di guida. Dovrebbe essere, infatti, il partito leader del centrodestra e dell’opposizione cavese nel suo insieme. Si sta rivelando, purtroppo, il fanalino di coda, la maglia nera del centrodestra. Non dialoga con le altre componenti. Si fa vivo, è vero, con comunicati stampa anche validi su molti temi. E grazie alle caparbie sortite dell’avvocato Alfonso Senatore, quasi sempre accompagnato dal giovane Cirielli, è presente e mordace su diverse questioni. Questo, però, non toglie che politicamente il partito balbetta. Manca di un disegno politico, di un orizzonte. La verità è che non ha una sua fisionomia. Non ha una linea politica intelligibile. E’, in termini di prospettiva politica, impalpabile.
Sarà forse una strategia politica? Tutto può essere. Non lo crediamo, tuttavia, non lo escludiamo, anzi, ce lo auguriamo.
In conclusione, questa opposizione spezzatino fa il gioco del sindaco Servalli. Quest’ultimo, infatti, galleggia politicamente per due ragioni. Non viene messo con le spalle al muro sulle questioni amministrative che contano. Non esiste un’alternativa credibile al suo sciagurato governo.
Se le cose resteranno così, i cavesi che vorrebbero un radicale cambio d’aria a Palazzo di Città rischiano di restare delusi. Amaramente delusi.
Per fortuna, c’è ancora tempo. Salvo imprevisti, questa maggioranza dovrebbe restare fino alla fine della consiliatura alla guida della città. Per La Fratellanza e Fratelli d’Italia, insomma, non mancheranno le occasioni per dare segnali politici diversi, soprattutto nel segno dell’unità d’azione.
Sarebbe ora.