Cava de’ Tirreni, la mission del centrodestra e la testa sul ceppo del sindaco Servalli
Ad ogni modo, questa ritrovata unità è un buon punto di partenza. Indubbiamente. Resta, però, tale, ovvero, un inizio da tempo auspicato e
Una delle notizie del giorno è la ritrovata unità dell’opposizione. Ad essere più precisi, del centrodestra con l’aggiunta dei civici di Siamo Cavesi, i quali, in tutto e per tutto, sono ad esso omogenei. Resta fuori La Fratellanza, negli ultimi mesi diventata politicamente sempre più marginale. E con il sospetto di essere forse più prossima alla maggioranza che all’opposizione.
Ad ogni modo, questa ritrovata unità è un buon punto di partenza. Indubbiamente. Resta, però, tale, ovvero, un inizio da tempo auspicato e finora andato deluso. Ora bisognerà riempirlo di contenuti e di azione tanto in Consiglio quanto sul territorio. Non sarà facile, ma non c’è altra strada.
Occorrerà fin d’ora, infatti, mettere in campo un’attività politica unitaria per recuperare consensi. Vero è che il centrosinistra di Servalli è da tempo in caduta libera e nella città l’attuale amministrazione comunale è malvista e criticata se non addirittura invisa. Questo, però, non significa che una siffatta diffusa disapprovazione per Servalli & C. si trasformi in modo automatico in consenso elettorale per il centrodestra.
C’è poi un altro aspetto ben presente agli stessi leader del centrodestra. La città è allo sbando. La macchina comunale è sull’orlo del baratro. I conti del nostro Comune sono a dir poco disastrosi nonostante il maquillage degli attuali amministratori.
In altre parole, Servalli e i suoi lasceranno solo macerie. Più di quelle che già hanno fatto finora. Governare la nostra città nella prossima consiliatura sarà da brividi. Servirà una squadra di amministratori di alto livello. Più ancora occorrerà essere portatori di un’etica del dovere, del sacrificio, dell’impegno, del lavoro.
Ai cittadini cavesi non bisognerà promettere nulla se non la propria dedizione alla causa. E sarà indispensabile promuovere un diverso rapporto con la cittadinanza. Basato sulla collaborazione, sulla partecipazione, sulla condivisione. Bisognerà risalire la china e tutti dovranno essere chiamati a dare il proprio contributo. Prima di tutto, però, dovrà essere la politica a dare l’esempio e prove di concreta testimonianza in tal senso.
Il centrodestra sarà capace di assolvere una simile mission? Ci auguriamo almeno in minima parte. Nella consapevolezza, ovviamente, che questo vale per qualsiasi altro amministratore comunale. Di destra, di sinistra, di centro o civico che sia.
La seconda notizia del giorno è la delicata situazione relativa all’approvazione dei documenti contabili da parte del Comune metelliano.
Ormai Servalli e i suoi si sono incartati. Hanno sforato i tempi concessi per l’approvazione del Documento unico di programmazione, del bilancio preventivo e della salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Sono assediati non tanto dall’opposizione quanto dalla Prefettura, dalla Corte dei Conti. Bisticciano e rincorrono il Collegio dei Revisori. Fissano ordini del giorno di sedute consiliari che poi saltano in parte. Fanno errori procedurali elementari. Sono in confusione. Hanno paura di non farcela. Alla fine, per come si sono messe le cose, Servalli e la sua maggioranza hanno messo la testa sul ceppo. Con il rischio che gli venga mozzata. Dall’opposizione, dal Prefetto, dalla Corte dei Conti, dal TAR…
Mai come adesso quest’Amministrazione è sull’orlo del precipizio. Traballa. Ansima. Cerca disperatamente di sopravvivere.
Siamo ormai ad una sorta di accanimento, per nulla terapeutico per la città, pur di restare attaccati alle poltrone.
Vediamo oggi cosa succede in Consiglio comunale… se questa maggioranza, con la sua improvvida protervia, approverà anche quello che non dovrebbe fare da un punto di vista di ordine cronologico.
E che Dio salvi comunque la nostra città!
E la frana di Rotolo ancora a zero!