Cava de’ Tirreni, i Sindacati diffidano il sindaco Servalli per condotta antisindacale

Il Comune di Cava de’ Tirreni guidato dal sindaco Vincenzo Servalli è stato diffidato, con un atto stragiudiziale a firma dell’avvocato Giuliana Alati, dalle organizzazioni sindacali CGIL.UIL e CSA che lamentano “una condotta palesemente antisindacale per avere adottato atti e provvedimenti che dovevano essere oggetto di preventiva informazione, confronto e/o contrattazione”.

L’oggetto del contendere è la disposizione con cui il Comune di Cava de’ Tirreni “ha effettuato la rideterminazione dello stanziamento delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità”.

Le tre Organizzazioni Sindacali lamentano che la Giunta guidata dal sindaco Servalli  ha ribassato il fondo destinato al personale titolare delle ex posizioni organizzative, che ora si chiamano di elevata qualificazione,  da euro 418.000  ad  euro 210.000 per l’anno 2024 e per l’anno 2025 a 110.000 euro. riducendo così il numero stessp delle posizioni organizzative.

I Sindacati ritengono che l’operato dell’Amministrazione Servalli “è da ritenersi connotato da molteplici profili di illegittimità essendo censurabile la decurtazione del Fondo e che in ogni caso essa doveva essere oggetto di preventiva informazione alle Organizzazioni Sindacali.

Da qui i Sindacati invitano e diffidano il sindaco Servalli a ritirare e/o annullare gli atti della Giunta Municipale “con i quali si riducono per l’anno 2024 i fondi destinati alla costituzione del Fondo per il finanziamento delle Posizioni Organizzative ai relativi titolari funzionari responsabili e/o titolari dell’area delle Elevate Qualificazioni, essendo i provvedimenti  medesimi illeciti e connotati da antisindacalità, censurabili e annullabili” come per legge.

I Sindacati, infine, avvertono l’Amministrazione Servalli che “in mancanza di un serio ed urgente riscontro, saranno avviate le opportune azioni legali, anche di natura risarcitoria”.