Cava de’ Tirreni, “Finalmente Cava”: nasce un nuovo movimento civico basato sul confronto con i cittadini e sui contenuti programmatici
Nella mattinata di ieri si è tenuto nel Salone di Rappresentanza del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni la conferenza stampa per la presentazione di una iniziativa civica finalizzata alla costruzione di una piattaforma programmatica per la città metelliana, aperta alle proposte e ai contributi progettuali di tutti i cittadini.
Ad illustrare la proposta sono stati, con interventi assai puntuali e ben calibrati anche nei tempi, l’ing. Massimo Mariconda, l’arch. Antonio Palumbo ed il dott. Antonio Borrelli.
I tre esponenti nei loro interventi, dosando con attenzione ogni singola parola, hanno chiarito che questa piattaforma programmatica, che in pratica è un movimento civico che potremmo chiamare “Finalmente Cava” come si legge nel logo, nasce dall’impegno di un gruppo di lavoro con l’obiettivo principale di instaurare un dialogo e un confronto con cittadini nell’intento di costruire un progetto per i prossimi decenni.
Un ruolo fondamentale, accanto alla centralità assegnati ai cittadini cavesi, sarà rappresentato dalle realtà frazionali, nella convinzione che il rilancio della città metelliana deve ripartire proprio dalla valorizzazione delle frazioni.
A partire dal prossimo autunno “Finalmente Cava” avvierà un monitoraggio-confronto con i cittadini partendo proprio dalle frazioni, per definire criticità e potenzialità, al fine di redigere una piattaforma programmatica. In prospettiva, sempre come componente civica, “Finalmente Cava” intende confrontarsi con le forze politiche per verificare spazi di condivisione rispetto alle scelte programmatiche.
Insomma, un work in progress con l’obiettivo da un lato di sollecitare il contributo partecipativo dei cittadini alle scelte programmatiche, dall’altro a trovare sui contenuti programmatici un punto di incontro con le varie componenti del panorama politico cittadino.
Un approccio, per quanto si è potuto intuire, corretto e dialogante, nell’intento di evitare qualsiasi ostracismo di comodo, ma soprattutto personalismi e aggregazioni posticce prive di omogeneità culturale, qualità politiche e competenze professionali.
Questi, a grandi linee, sembrano essere le direttrici di marcia del nuovo movimento civico, ora resta da vedere e valutare le iniziative concrete, sul terreno pratico, che partiranno in autunno.
Non sarà comunque una passeggiata risvegliare le coscienze di una città stanca ed ingrigita, ma proprio per questo il terreno potrebbe rivelarsi molto più fertile di quanto oggi si possa immaginare.
A maggior ragione se buona sarà la semina politica dopo tanti disastri e distruzioni, che hanno inaridito il terreno di coltura.