Cava de’ Tirreni, conferenza stampa di Fratelli d’Italia e Meridione Nazionale sull’esposto presentato alla Corte dei Conti per il bilancio comunale
“ll parere sfavorevole del collegio dei revisori al bilancio previsionale dell’Ente comunale di Cava de’ Tirreni è una bocciatura ufficiale, una certificazione chiara di incapacità perché il bilancio di previsione è l’atto politico per eccellenza di un’Amministrazione comunale, la traduzione in numeri delle intenzioni di una amministrazione comunale. Noi chiediamo che venga fatta chiarezza nell’interesse della città”.
E’ questo il sunto delle dichiarazioni esposte da Fratelli d’Italia e Meridione Nazionale in conferenza stampa questa mattina durante la presentazione dell’esposto alla Corte dei Conti. La maggioranza che amministra il Comune di Cava de’ Tirreni è stata accusata di essere ricorsa a una serie di escamotage di basso profilo e di non aver difeso e salvaguardato i diritti dei cittadini.
Nella Sala Gemellaggi del Palazzo di Città era presente la pletora del partito guidato da Giorgia Meloni a supporto del consigliere comunale Italo Cirielli: l’onorevole Edmondo Cirielli, il senatore Antonio Iannone. Con loro anche la dirigente Imma Vietri, il responsabile cittadino del dipartimento economico finanziario di Fratello d’Italia, Mauro Ventrello, e Umberto Ferrigno che proprio ieri ha annunciato l’adesione del suo movimento civico “Identità e Tradizione” al partito di destra. Presenti al tavolo anche gli avvocati Alfonso e Marco Senatore di Meridione Nazionale, che hanno partecipato alla stesura dell’esposto e rispettivamente coordinatore regionale e cittadino dell’associazione.
Al centro della discussione la presentazione del ricorso alla Corte dei Conti contro il bilancio consuntivo e quello previsionale approvato dal Consiglio Comunale dopo ampio dibattito.
“Le motivazioni di questa decisione sono semplici – ha esordito Italo Cirielli- abbiamo dubbi sulla gestione dell’Amministrazione comunale, deve essere fatta chiarezza. Tante sono le criticità riscontrate nelle scelte di governo della città in questi anni. Solo per citarne alcune: le premialità a pioggia ai dirigenti; posizioni organizzative eccessive rispetto alle necessità; staff del Sindaco, numeroso nella composizione e oneroso nelle spese e non produttivamente all’altezza; non capacità di spesa di contributi statali non utilizzati, nella gestione dei crediti; incapacità nella gestione dei crediti e nella riscossione dei tributi inevasi”.
Cirielli, nella sua esposizione, ha posto l’accento sul fatto che questa situazione deficitaria che interessa Cava non è passeggera, ma strutturale.
Una svolta buona che dopo quasi 7 anni stenta a vedersi, ha fatto notare l’avvocato Alfonso Senatore.
“Non è concepibile che in pochi mesi si accumulino 12 milioni di debiti. Quali errori sono stati fatti? – ha sbottato – Il fatto che quella di Servalli sia una cattiva gestione è sotto gli occhi di tutti. E se non si è capaci di gestire il Comune bisogna andare a casa!”.
Alfonso Senatore ha parlato di 180 mila euro annui spesi per lo staff, per un totale, ad ora, di 1 milione e 260 mila euro circa.
“Se ora vi si può rinunciare e comunque la macchina comunale va avanti, perché non farlo da prima? E’ una spesa che si poteva evitare fin dall’inizio”, è la sua domanda.
E poi ha continuato a elencare premi di produzione per una produzione fallimentare, una creazione di carrozzoni inutili nella pianta organica, esternalizzazioni di lavori pubblici, fitti irrisori e inadeguati del patrimonio comunale. “Chi sono i responsabili di tutto ciò?”, ha tuonato Senatore.
Nel merito di alcuni rincari che hanno urtato particolarmente i cavesi è entrato Mauro Ventrello, che ha partecipato attivamente all’analisi contabile del bilancio e alla stesura del ricorso. In particolare ha parlato dell’aumento delle tariffe per gli impianti sportivi, chiarendo che la delibera ratificata in merito è nulla: “La delibera sulle tariffe degli impianti sportivi era stata già approvata nel quinquenni precedente e andava dal 2020 al 2023. Le tariffe non potevano essere ritoccate, a meno che nel tessuto sportivo cavese non fosse entrata una nuova società o associazione sportiva che avesse fatto richiesta dell’utilizzo di una struttura o un impianto sportivo. A quel punto il Comune avrebbe potuto formulare una nuova richiesta tariffaria. Altrimenti l’unico modo per modificare la delibera era la richiesta di una certificazione al responsabile di settore, ratificata dalla Corte dei Conti per esigenze particolari”. “Vi è stato un abuso di potere per far sì che si aumentassero le tariffe”, ha concluso Ventrello.
Durante la conferenza è stato affrontato tra i temi imputati del deficit che sta vivendo la città di Cava anche quello della “mancanza totale di quella spending review che il Sindaco aveva proclamato nelle elezioni del 2015 come principio cardine della famosa “svolta buona”; altro elemento snocciolato rigiarda le assunzioni da parte dell’Amministrazione Servalli di oltre 90 unità lavorative tra le categorie protette, a fronte delle 30, o poco più, che per legge poteva assumere.
Questo, hanno evidenziato i partecipanti alla conferenza, incide sul bilancio dal 2018 per 2 milioni e mezzo circa di euro annui, circa 10 milioni di euro, ad oggi, di aggravio sul bilancio comunale. Tutto ciò ha saturato la pianta organica e da qualche anno a questa parte no si riesce ad assumere nell’organico comunale figure quali un giardiniere, un falegname, un fabbro, un elettricista.
“La questione molto probabilmente sarà portata a livello parlamentare – ha riferito il senatore Iannone ai presenti alla fine della seduta – E’ dovere dell’opposizione dinanzi a un bilancio bocciato, è un atto di correttezza per far luce nell’interesse della città. Bisogna assumersi le proprie responsabilità perchè con certe decisioni viene toccata anche la vita futura dei cittadini”.