Cava, la facciata dell’ex C.U.C. imbrattata da scritte di ogni genere
Vernice nera, blu e persino gialla a pendant con la colorazione della facciata del Forum dei Giovani deturpata e imbrattata da scritte di ogni genere. Così si presenta, in uno spettacolo desolante, quello che i cavesi ricordano come il glorioso ex C.U.C. (Club Universitario Cavese) che ha visto crescere nelle sue sale generazioni di giovani metelliani.
L’immobile posto nella Villa Comunale viene periodicamente preso di mira nelle ore notturne, quando la vigilanza è nulla, e sottoposto ad atti vandalici. Un mix pericoloso di inciviltà e delinquenza perché, a detta di molti genitori, nell’area non di rado di sera giovani si appartano a fumare spinelli e scambiarsi le dosi.
Una fine davvero ingloriosa per quella che un tempo era conosciuta come la casa della gioventù cavese, prima ancora, dei giovani Balilla durante il ventennio della dittatura fascista.
La Casa del Balilla fu costruita su suolo della Villa Comunale dal Fascio locale e venne inaugurata da Vittorio Emanuele III il 9 giugno del 1929 in concomitanza con il monumento ai caduti della I Guerra Mondiale. L’edificio fu colpito dalle cannonate della marina delle forze alleate nel Settembre del 1943. Il fabbricato, sorto nella Villa Comunale per ospitare la gioventù fascista, dopo i bombardamenti e la caduta del regime era rimasto in abbandono, ridotto ad un fetido cumulo di macerie e immondizie. Della costruzione originaria erano rimaste soltanto la facciata e parte delle mura perimetrali.
Dopo la ricostruzione, negli anni ‘50 fu concessa in locazione ai giovani del Club Universitario Cavese. Organizzazione di gite, riunioni culturali, biblioteca circolante, concorsi di bellezza, serate danzanti furono ideate dai giovani iscritti col fine di rendere più saldi i legami di amicizia e di fratellanza.
A sessant’anni da quel tempo la situazione per l’immobile è meno felice ed è un colpo al cuore vedere la villania delle odierne generazioni (non tutte, per fortuna) e lo scarso senso di sicurezza che i cittadini percepiscono.
Forse qualche telecamera o qualche vigile in meno negli uffici e in più sulla strada anche per fare da deterrente a questi piccoli ma non meno gravi illeciti come questo.