Cava, la lezione di straordinaria semplicità di Riccardo Senatore
Nell’intervista rilasciata dall’avvocato Riccardo Senatore, pubblicata oggi, sulla politica cittadina in vista delle prossime comunali, emergono alcuni spunti di riflessione interessanti nonostante il nostro, tutto sommato a ragione, si dichiara lontano dalla militanza politica.
Riteniamo che, nella sua semplicità, sia qualcosa di molto vero: i cittadini chiedono un’Amministrazione comunale al loro fianco e non contro, ma anche di “vivere in una città mediamente sicura, sufficientemente pulita e con servizi adeguati”.
La verità è che ora siamo messi talmente male, e non solo per la politica e per chi attualmente governa la città, che avere l’ordinario, la normalità, è un traguardo di non poco conto.
A primo acchito, le considerazioni di Riccardo Senatore sembrano consigliare una visione minimalista della proposta politica. In realtà, non è così. I punti di un eventuale programma da proporre agli elettori per Riccardo Senatore sono “la lotta alle disuguaglianze sociali ed il welfare, la sicurezza, il lavoro, l’implementazione e l’ottimizzazione dei servizi, la gestione dei rifiuti l’ambiente”. Altro che minimalista. Quel che propone Senatore è un programma impegnativo e di tutto rispetto.
All’apparenza sembra guardare solo al presente, ma in realtà garantire normalità oggi significa anche creare le premesse per un futuro migliore a prescindere.
Per un presidente di un movimento civico c’è un altro aspetto che va evidenziato ed è quello in cui il nostro ritiene che sia auspicabile la formazione di “una lista unitaria”, ma anche che la frammentazione politica ed elettorale sia deleteria per il fatto, tra l’altro, di determinare un abbassamento qualitativo del personale politico.
In altri termini, Riccardo Senatore mostra un’invidiabile onestà intellettuale, tipica di chi si sente prima di tutto cittadino piuttosto che un politico, cosa che non è, d’altronde.
In conclusione, quella dell’avvocato Riccardo Senatore ci sembrano considerazioni dettate dal buon senso, dall’onestà di pensiero, senza farsi soverchie illusioni né compiere voli pindarici.
Insomma, la sua si rivela una straordinaria lezione politica di genuinità, chiarezza, linearità. Il suo, a nostro avviso, sembra essere l’elogio alla semplicità, alla trasparenza e alla coerenza della proposta e dell’azione politica. Sì, perché oggi quel che manca è proprio questo, un po’ di rispondenza tra i fatti e le parole.
In effetti, come insegnava il buon Sandro Pertini, “i giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”. Dove oggi, però, più che di sermoni dobbiamo parlare di slogan e parole d’ordine diffuse attraverso i social.
Forse per questo motivo viviamo tempi incerti: c’è così poca coerenza ed onestà intellettuale da determinare una realtà politica in cui è tanta e tale la confusione, la contraddittorietà, l’incongruenza, che non possiamo che anelare la normalità, il bisogno di un Paese normale, di una città normale. Quello che, in estrema sintesi e con molto garbo e moderazione, l’avvocato Riccardo Senatore ha cercato con la sua intervista di delineare al meglio, senza grilli per la testa e senza per questo risultare una delle tante anime belle che affollano la nostra città.