scritto da Pasquale Petrillo - 09 Gennaio 2017 15:25

LA FINESTRA SUL CORTILE La festa coi fichi secchi del Pd e il canto del cigno di Galdi

Sui risultati delle elezioni provinciali fioccano da stanotte commenti a tutto spiano. Nella nostra città, al centro dell’attenzione sono soprattutto il risultato avuto dal sindaco Servalli, eletto consigliere provinciale con il Pd, e la singolare performance dell’ex sindaco Galdi, il quale, candidato con la sinistra estrema, non ha beccato neanche un voto, quindi nemmeno il suo.

Il Pd metelliano con una nota ha manifestato tutta la sua esultanza per l’elezione di Servalli. Un’esultanza eccessiva, in verità, visto che la cosa doveva essere ed era scontata. Sarebbe stata di portata eccezionale, al contrario, l’eventuale mancata elezione a Palazzo S. Agostino del primo cittadino cavese. Insomma, il Pd cavese, in tempi di vacche magre, scambia o fa finta di confondere l’ordinario per straordinario. Ci sta, però. In politica, bisogna arrangiarsi con quello che si ha, quindi, brindare e far festa anche solo con i fichi secchi.

E’ comprensibile, tuttavia, la soddisfazione per la presenza di un esponente politico cavese in Consiglio provinciale. Meglio che ci sia qualcuno, meglio ancora se è il primo cittadino, piuttosto che nessuno a rappresentare gli interessi della valle metelliana. Per quel che può servire, ovviamente, visto innanzi tutto che la Provincia è un ente ridotto allo stato quasi vegetativo, ma anche perché Servalli, e lo si è visto anche dai consensi ottenuti, non è che, almeno per ora (ma non è detto che le cose non cambino in futuro), goda di tutto questo prestigio a livello provinciale.

Non solo per questo, pur comprendendo lo spirito e le ragioni, quando il segretario cittadino del Pd vede nell’elezione di Servalli il modo di riportare “Cava de’ Tirreni al centro della vita politica e amministrativa provinciale”, riteniamo inevitabile pensare che la stia sparando davvero grossa. Tuttavia, riconosciamo che almeno il Pd qualcosa da festeggiare ce l’ha. Come dicono i romagnoli, piuttosto che niente, meglio piuttosto. E il piuttosto, per noi cavesi e il Pd, altro non è che il sindaco Servalli. Piaccia o no.

La performance elettorale di Marco Galdi ha, invece, diverse letture. Tra queste, molto probabilmente il nostro, per non farsi pesare elettoralmente, ha preferito non farsi votare e neanche votarsi, accreditando così la tesi della candidatura di servizio e non di un passaggio con la sinistra che dalla stragrande parte dei suoi amici e sostenitori viene visto come un tradimento. Insomma, Galdi ha così fatto un investimento a futuro memoria. Un investimento politico a sinistra, ovviamente, quella alternativa al Pd renziano. L’impressione, però, è che la sua sia stata una scelta sbagliata a prescindere dai voti che non ha preso o che poteva prendere. Forse, quello di ieri per Marco Galdi è stato politicamente il canto del cigno.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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