scritto da Pasquale Petrillo - 24 Giugno 2019 12:27

Fabio Siani… se ci sei batti un colpo, ma per davvero!

Fabio Siani (foto Gabriele Durante)

“Il rilancio della nostra Città può aver luogo solo con un risveglio delle coscienze che possa generare una classe politica di assoluta qualità ed onestà. Bisogna finirla di riempire le liste utilizzando candidati mediocri e senza professionalità e di dubbia moralità, che non apportano valore aggiunto ma considerano la candidatura alla elezioni come una occasione di lavoro irripetibile. Deve essere siglato un patto di onore tra le forze politiche, la società civile e il mondo associativo per far fronte ad un fenomeno divenuto oramai patologico, obbligandosi reciprocamente a coinvolgere alle prossime elezioni persone capaci e per bene. Per quanto mi riguarda non esiste alternativa!”.

Così recita un post pubblicato qualche giorno fa su Facebook. E’ condivisibile in tutto, anche nella punteggiatura. E’ un post che ci ha fatto molto riflettere e, alla fine, ci siamo fatti persuasi, per dirla alla Camilleri (al quale vanno i nostri più affettuosi auguri di guarigione), che una qualche riflessione in merito andava fatta. Più che il contenuto, infatti, ci intriga e ci insospettisce l’autore del post. Sì, perché un post del genere lo può scrivere, avendone tutte le ragioni, un qualsiasi cittadino, un qualsiasi osservatore della vita politica e civile cittadina, ma quando, come nel nostro caso, lo scrive un politico di lungo corso, allora qualcosa non torna.

A scriverlo, infatti, è stato l’avvocato Fabio Siani, già assessore con la Giunta Messina, da anni commissario liquidatore del Consorzio di Bacino dei Rifiuti Salerno 1, portavoce di Fratelli d’Italia nella valle metelliana, nonché tra i nomi più accreditati come futuro candidato sindaco del centrodestra cavese alle prossime comunali.

E’ evidente che Siani ha tutto il diritto di postare quello che ritiene più utile e opportuno, ci mancherebbe, ma quando un politico locale della sua statura scrive qualcosa del genere, allora il sospetto che dietro ci sia qualcos’altro è più che legittimo, anzi, sembra evidente che il nostro abbia voluto lanciare un messaggio, ma cosa per la precisione e a chi?

Fabio Siani non ce ne abbia a male, ma come diceva Andreotti, che di retroscena e faccende politiche se ne intendeva, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

In effetti, vero è che Siani si rivolge a tutto l’arco politico e alla società civile cavese nella sua interezza, ma pare evidente che per lui il punto dolente resti soprattutto, anche se non esclusivamente, il centrodestra metelliano. Allora, senza girarci attorno, il nostro cattivo pensiero è il seguente: visto che il centrodestra sembra avere il vento in poppa e molti già pregustano la vittoria alle prossime comunali, è assai probabile prevedere, se non già in corso, un assalto alla diligenza. In breve, sulla vittoria del centrodestra stanno puntando in troppi, non ultimi quelli che hanno a cuore esclusivamente il loro interesse e non certo il bene della città.

E più di tutti sembra essere un ghiotto boccone la Lega di Salvini, che in città ha avuto un exploit elettorale stratosferico ed è in continua crescita, ma si ritrova senza una classe dirigente radicata e strutturata. Insomma, per avventurieri, pokeristi della politica, pescecani vari del sottobosco politico, trombati alla ricerca di un’altra chance, la Lega potrebbe risultare per loro un comodo e facile, ma anche redditizio approdo.

Questo è il messaggio che, tra le righe, ha voluto lanciare l’avvocato Siani? In altri termini, state attenti che qui c’è il rischio di imbarcare acqua ma anche un bel po’ di mota? Forse sì.

In tutta onestà, al momento non conosciamo personaggi e dinamiche che possono indurci a pensare che la Lega possa, alla fine, diventare davvero il ricettacolo della peggiore fauna politica in circolazione sul nostro territorio. Sappiamo, al contrario, che finora la Lega locale è stata molto accorta nella selezione delle nuove adesioni, per evitare la corsa a salire sul carro del vincitore. Ciò non toglie, tuttavia, che la Lega è ormai l’oggetto dei desideri di molti politicanti locali o aspiranti tali: alcuni dei quali vogliono provare a riciclarsi, altri, invece, sono vogliosi di entrare sulla scena politica dalla porta principale, quella del potere.  Insomma, qualche problema, anzi più d’uno, al riguardo la Lega cavese l’avrà, eccome.

In questa ottica, molto probabilmente, Fabio Siani -che è politico scafato e di sicuro, come un bravo cane da tartufo, avrà fiutato qualcosa- ha voluto da un lato lanciare un grido di allarme, dall’altro mettere la mani avanti, a scanso di equivoci e a futura memoria.

Detto questo, vengono spontanee almeno altre tre domande: ma basterà questo sorta di “avviso ai naviganti” a salvare il centrodestra cavese dal possibile, temuto arrembaggio? E Siani vuole limitarsi a questo appello urbi et orbi tanto nobile quanto etereo? Non sente il dovere etico e politico di fare altro in termini di concretezza, contribuendo a mettere in campo un’iniziativa più organica ed articolata?

A nostro sommesso avviso, Fabio Siani è forse l’unico esponente politico del centrodestra cavese nelle condizioni di fare ben altro, vale a dire far seguire questa sua apprezzabile dichiarazione d’intenti da un’iniziativa politica strutturata, che vada nella direzione da lui prefigurata. Insomma, non si limiti ad appellarsi ai partiti, anche perché lui stesso  ne rappresenta uno, ma si faccia interprete di un’iniziativa politica forte e trasparente a cominciare dai temi da lui evidenziati, ovvero selezione qualitativa del personale politico, comportamenti etici irreprensibili, un patto da siglare anche con le espressioni civili della città.

In termini più concreti, Fabio Siani farebbe bene a chiamare a raccolta partiti, associazioni, singoli cittadini, che vogliono mettersi attorno ad un tavolo per ragionare di buona politica e amministrazione, di futuro della città, di qualità del personale politico e dei relativi criteri di selezione, di idee, contenuti, progetti, programma.

Insomma, chiami attorno a se quanti sono animati dal desiderio di dare un contributo al futuro della città. E non per questo dovrà necessariamente porre la sua candidatura a sindaco. Gli basterà quello che già possiede: essere animato dalla convinzione che la gente, quella in carne ed ossa, non solo quella che si palesa sui social, ha voglia di parlare, di confrontarsi, di discutere. Quella stessa gente che, forse anche per questo, odia le congiure di palazzo quanto le candidature a sindaco nate nelle segrete stanze e calate dall’alto o partorite da menti velleitarie e/o malate di chi ha smania di protagonismo o da chi ha già dato prova di non essere politicamente all’altezza.

Fabio Siani ha l’autorevolezza e l’esperienza per farlo. Almeno ci provi. Diversamente sarà costretto a tacere in futuro, perché potendo non ha voluto e tentato, lasciando -limitandosi ad invocare i buoni sentimenti ed i sani principi- che le acque di un fiume impetuoso, gioioso e trasparente di consensi, si disperdessero in modo improduttivo in un terreno paludoso e infido.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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