scritto da Redazione Ulisseonline - 22 Marzo 2020 07:21

Emergenza Coronavirus: il Governo chiude ogni attività produttiva non strettamente necessaria

Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte (foto tratta dal sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri)

Il premier Conte: “Rallentiamo il motore produttivo del Paese ma non lo fermiamo”. Resteranno aperti e senza restrizione sui giorni di apertura i supermercati, aperti anche tutti i negozi di generi alimentari e di prima necessità

Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo: la decisione assunta dal Governo è quella di chiudere, nell’intero territorio nazionale, ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali”.

Così  il premier Giuseppe Conte ieri sera ha annunciato la nuova stretta per contrastare la diffusione del contagio da Coronavirus nel il suo messaggio su Facebook, anche se non ha spiegato nel dettaglio quali saranno le attività chiuse.

“E’ la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo Dopoguerra -ha affermato il Premier- Le misure sin qui adottate, l’ho già detto, richiedono tempo prima che possano spiegare i loro effetti, dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole con pazienza, con responsabilità, con fiducia. Sono misure severe, ne sono consapevole, rimanere a casa, rinunciare a radicate abitudini, non è affatto facile ma non abbiamo alternative, in questo momento dobbiamo resistere perché solo in questo modo riusciremo a tutelare noi stessi e a tutelare le persone che amiamo”.

“Il nostro sacrificio di rimanere a casa -ha proseguito il presidente del Consiglio Conte- è per altro minimo, se paragonato al sacrificio che stanno compiendo altri concittadini, negli ospedali, nei luoghi cruciali per la vita del Paese c’è chi rinuncia, chi rischia molto di più”.

“Penso in particolare -ha precisato- innanzitutto ai medici, agli infermieri ma penso anche alle Forze dell’ordine, alle Forze armate, agli uomini e alle donne della Protezione Civile, ai commessi dei supermercati, ai farmacisti, agli autotrasportatori, ai lavoratori dei servizi pubblici, anche ai servizi dell’informazione, donne e uomini che non stanno andando semplicemente a lavorare, ma compiono ogni giorno un atto di grande responsabilità verso l’intera nazione. Compiono un atto di amore verso l’Italia intera”.

Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati -ha poi chiarito Conte-  tutti i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Quindi, fate attenzione, non abbiamo previsto nessuna restrizione sui giorni di apertura dei supermercati. Invito tutti a mantenere la massima calma, non c’è ragione di fare una corsa agli acquisti, non c’è ragione di creare code che in questo momento non si giustificano affatto”.

“Continueranno a rimanere aperte -ha fatto sapere Conte- anche farmacie, parafarmacie, continueranno a venire assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari. Assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali, ad esempio i trasporti. Assicureremo ovviamente anche tutte le attività connesse, accessorie, funzionali a quelle consentite, a quelle essenziali. Assicureremo ovviamente anche tutte le attività connesse, accessorie, funzionali a quelle consentite, a quelle essenziali”.

“Al di fuori delle attività ritenute essenziali -ha anticipato il premier Conte- consentiremo solo lo svolgimento di lavoro modalità smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale”.

“Rallentiamo il motore produttivo del Paese -ha concluso- ma non lo fermiamo”.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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