“Questa mattina ho tenuto una conferenza stampa per chiarire la mia posizione in merito alla vicenda delle ultime ore, su cui tanti personaggi stanno tentando di costruire le loro speculazioni politiche e riguardo alla quale mi considero parte lesa”.
Così ha dichiarato poco fa il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dopo la conferenza stampa di stamattina dove ha esordito affermando «io sono parte lesa in questa vicenda, io e l’istituzione che rappresento».
“Lancio -ha proseguito De Luca- la mia sfida per la trasparenza, il rigore spartano e la correttezza amministrativa: considero il controllo di legalità una funzione essenziale in un paese democratico e un bene per le persone oneste, dunque sostengo pienamente l’azione della magistratura invitandola ad andare avanti con estremo rigore e possibilmente in tempi rapidi.
“Viviamo un momento -ha concluso- in cui cittadini hanno il diritto di sentirsi rappresentati da persone perbene, pertanto ribadisco la mia richiesta di essere ascoltato dalla competente Autorità giudiziaria, essendo più di chiunque interessato a chiarire la mia completa estraneità”.
In precedenza il governatore De Luca aveva dichiarato “senza alcun margine di equivoco la totale estraneità a qualunque condotta meno che corretta”.
Intanto tramite il suo avvocato, il giudice Anna Scognamiglio, coinvolta nell’inchiesta per la presunta corruzione da parte dell’ex capo dello staff di De Luca, precisa: «Non conosco assolutamente né De Luca, né Mastursi, né Vetrano con i quali non ho mai avuto contatti di alcun genere, né, quindi, ho loro mai chiesto, né potuto chiedere, alcun favore né per me né per mio marito».
Precisando, altresì, che con il marito erano separati in casa tant’è che ognuno di loro aveva ed ha una propria vita, anche sentimentale, del tutto autonoma e che convivano sotto un unico tetto per il bene dei loro figli.
Il giudice ha poi evidenziato che «la decisione favorevole a De Luca è stata assunta, all’unanimità, da tutti i componenti del Collegio Giudicante, era conforme a quanto già deciso in precedenza dal Presidente della Sezione ed è stata, poi, confermata all’unanimità e integralmente, in sede di reclamo, da altro Collegio del Tribunale”.
