Cava de’ Tirreni, al Premio Com&Te la giornalista Annalisa Camilli rapisce l’attenzione della platea

“Io sul campo ho visto e provato a raccontare un pezzetto della verità. Una delle immagini più forti è la sparizione dei bambini dalle città: alcuni erano andati via, altri vivevano nei sotterranei… Tutti, anche i bambini, hanno dovuto scegliere cosa portare con sé”.

Così in un passaggio ieri sera la giornalista Annalisa Camilli, nella consueta location dell’Holiday Inn di Cava de’ Tirreni, presentando il libro Un giorno senza fine  Storie dell’Ucraina in guerra (Ponte alle Grazie), nel corso del terzo dei salotti letterari della XIV edizione del Premio Com&Te.

“Ho visto l’Europa dei popoli che si materializza per dare solidarietà –ha proseguito l’autrice- porte che finalmente si aprivano, ma fino a quando?”.

A stimolare Annalisa Camilli, nella vesti di intervistatori, la responsabile della comunicazione della Croce Rossa Italiana Comitato di Lucca, nonché direttrice della Scuola di formazione della Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) di Pisa Valentina Cesaretti, componente del Club del libro della Libreria Lucca Sapiens, e il giornalista del Corriere della Sera  Felice Naddeo.

“Dal teatro della guerra in Ucraina –ha ricordato Camilli- sono arrivate da subito immagini dolorose, le quali, però, se non elaborate in una chiave di lettura collettiva, finiscono per alimentare teorie complottiste o dare credibilità alle messe in scena della realtà da parte della disinformazione russa”.

Sollecitata poi dalle domande degli studenti sul giornalismo d’inchiesta e sulla ricerca della verità, l’autrice ha spiegato che il lavoro va svolto sempre con onestà nella consapevolezza che si perviene alla veridicità dei fatti, a pezzi di verità, non alla verità assoluta. “Per questo parliamo di fatti, non di verità”, ha chiosato l’autrice rapendo l’attenzione della platea che non ha mancato di manifestare apprezzamento e condivisione con numerosi applausi.