scritto da Pasquale Petrillo - 25 Luglio 2020 00:54

Assoluzione Polichetti: i giudici restituiscono l’onore a lui e alla città

La notizia arrivata ieri sera e da tempo attesa, è stata accolta dalla città con gioia e soddisfazione. Il Tribunale di Nocera Inferiore, infatti, ha assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, l’ex vicesindaco metelliano Enrico Polichetti. Assoluzione anche per il funzionario del Comune di Cava de’ Tirreni Angelo Trapanese.

Sulla testa di Polichetti pesava un’accusa gravissima, ovvero l’articolo 416 ter del codice penale. In pratica, era accusato di aver in cambio della promessa di voti favorito un’associazione mafiosa. Per il ruolo che Polichetti occupava nell’Amministrazione comunale, retta dal sindaco Servalli, stava a significare che il Palazzo di Città fosse in qualche modo al servizio della criminalità organizzata.

Non a caso, nel settembre 2018, quando la magistratura aveva disposto alcuni arresti in città, un giornale aveva titolato “Gomorra cavese, usura, estorsione, droga: 14 arresti”. E il procuratore capo della Repubblica di Salerno Corrado Lembo affermava, dispiaciuto e sorpreso, che anche “un Comune che un tempo era considerato immune da infiltrazioni criminali di tipo mafioso risulti contaminato anche per quanto riguarda i livelli di infiltrazione istituzionale”.

L’assoluzione di Polichetti riabilita, quindi, in primis la città, la sua istituzione civica, la politica cittadina. I giudici hanno stabilito che quanto paventato dal pubblico ministero, circa l’ipotesi di infiltrazione mafiosa a Palazzo di Città, non è per nulla fondata.

In secondo luogo, restituisce l’onore al povero Enrico Polichetti, che si è vista stroncare non solo la carriera politica, ma soprattutto subire l’onta dell’accusa, del carcere e di altre misure restrittive. E con esse la solitudine umana, la quasi totale assenza di solidarietà politica, il ponziopilatismo dei più. Vero è che in politica non esiste la riconoscenza e non ci sono amici, soprattutto quando servono, ma vivere una simile esperienza è devastante. E poi il massacro mediatico. In altre parole, Polichetti ha vissuto un calvario, da non augurare neanche al peggiore nemico, dal quale oggi esce a testa alta. Ma con ferite psicologiche e di salute non di poco conto. Così come pure una persona di specchiata onestà e bontà d’animo come Angelo Trapanese.

Per il resto, che dire? I magistrati della Procura con la loro indagine hanno fatto il loro dovere. E, anche quando nelle aule di giustizia le loro accuse non trovano in parte o in toto il conforto dei magistrati giudicanti, continuano ad essere con la loro azione una garanzia per tutti noi. Piaccia o meno.

In ultimo, c’è da dire che questa notizia dovrebbe contribuire a rendere la prossima campagna elettorale più serena, togliendo di mezzo un argomento spinoso e un più che certo motivo di polemica e di scontro politico. Almeno lo si spera.

In conclusione, per tutte queste ragioni, come cittadini cavesi non ci resta che brindare, anche se solo idealmente, per l’assoluzione di Enrico Polichetti.

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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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