«Yes, she can»
E' evidente a questo punto che la Harris ha tutti i numeri, ovvero sostegno del partito, contributi finanziari e sondaggi, dalla sua parte
Alla Convention del Partito Democratico a Chicago l’ex presidente statunitense Barack Obama ha investito politicamente Kamala Harris nella corsa contro Trump per la Casa Bianca. Lo ha fatto adattando per lei il celebre slogan della sua campagna elettorale «Yes we can» in «Yes she can», sì, lei, Harris, può farlo. E’ evidente a questo punto che la Harris ha tutti i numeri, ovvero sostegno del partito, contributi finanziari e sondaggi, dalla sua parte. Trump, che si vedeva già di nuovo nello Studio ovale, è in evidente difficoltà. Aveva gioco facile contro uno stanco e stordito Biden, appesantito e in difficoltà per la sua età. La Harris è invece una donna piena di energie, sembra un vero e proprio schiacciasassi. Ad ogni modo, dal voto mancano ancora due mesi e mezzo. Sembrano pochi, ma in una campagna elettorale sono un’eternità. E con le urne non si è mai sicuri. Con Trump, poi, non si è sicuri neanche quando i risultati elettorali sono ufficiali. Quel che successe a Capitol Hill quattro anni fa è un ricordo ancora troppo fresco per essere dimenticato.