Mangiabanane e l’indifferenza che uccide la civiltà
Mangiabanane e l'indifferenza che uccide la civiltà
Dallo scorso mese di ottobre è ripresa la pubblicazione della rubrica Cornetto e Caffè curata dal nostro Direttore. Saranno commentati di volta in volta, in poche righe, temi e fatti di attualità che spazieranno dalla politica all’economia, dalla cultura al costume, dal lavoro alla scuola, dalla società allo sport.
«Mangiabanane». «Stai zitta o ti sbianco!». Sono questi due dei «complimenti» che un genitore della squadra avversaria ha rivolto domenica scorsa ad una ragazzina quindicenne di colore. Razzismo? Certo, ma soprattutto quanta infame stupidità in quelle parole. Quanta cattiveria ingiustificata ed odiosa. Quanta fanatica ignoranza a buon mercato. A farne le spese una calciatrice nata e cresciuta in Italia, figlia di nigeriani, che gioca in una società di calcio femminile di Ancona. Quel che peggio è che solo un altro genitore in tribuna l’ha difesa. C’è da vergognarsi anche di questo. Sì, perché il silenzio favorisce il persistere di questi comportamenti razzisti. E il nascondersi dietro l’indifferenza è il terreno più fertile dove far crescere la malerba dell’intolleranza. Una indifferenza che uccide la nostra civiltà.