scritto da Pasquale Petrillo - 17 Giugno 2025 08:55

L’immobilismo dinamico di Trump

Trump, imprevedibile come sempre, gioca a nascondino. Appoggia Israele ed è entusiasta di Netanyahu. Nello stesso tempo spinge l'Iran a cedere e a dialogare. In pratica, blandisce e minaccia il regime degli ayatollah, mettendo in gioco anche Putin. All'apparenza, un modo di agire come sempre confuso. Forse però c'è una strategia che non conosciamo

foto Giovanni Armenante

Ci sono spiragli di un possibile cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Iran? Difficile a dirsi. Anche se la diplomazia sta cercando in questa ottica di trovare una via di uscita, la realtà dei fatti sembra essere diversa. L’Iran si è aperta al dialogo, ma vuole imporre ovviamente le sue condizioni. La verità è che gli israeliani, spalleggiati dagli americani, ma con l’implicito assenso anche degli altri paesi occidentali, europei e non, puntano a due obiettivi: smantellare definitivamente il programma nucleare iraniano e far saltare il regime degli ayatollah. Non sarà però una cosa semplice. Hanno bisogno di tempo e forse anche dell’aiuto se non addirittura dell’intervento più o meno diretto degli USA. Trump, imprevedibile come sempre, gioca a nascondino. Appoggia Israele ed è entusiasta di Netanyahu. Nello stesso tempo spinge l’Iran a cedere e a dialogare. In pratica, blandisce e minaccia il regime degli ayatollah, mettendo in gioco anche Putin. All’apparenza, un modo di agire al solito confuso. Forse però c’è una strategia che non conosciamo. Molto probabilmente è solo un modo per tenere impegnati e buoni un po’ tutti, ma con un solo vero obiettivo: dare il tempo necessario a Israele per colpire a morte la teocrazia di Teheran. In pratica, una sorta di immobilismo dinamico. Ovvero far finta di muoversi, tanto a farlo per davvero è Israele.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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