La strage nazista di Marzabotto e i fantasmi della storia ancora tra noi
La storia a molti, dalla Germania all'Austria, dalla Francia all'Italia, dall'Ungheria all'Olanda, non sembra insegnare più di tanto. Il rischio, purtroppo, è di buttare democraticamente alle ortiche oltre cinquant'anni di libertà, pace e solidarietà tra i popoli
Si è tenuta ieri sul Monte Sole la cerimonia per ricordare l’eccidio nazifascista di Marzabotto, che nel 1944 costò la vita a 770 civili. I nazisti trucidarono donne, bambini, anziani. Senza pietà e senza alcun motivo se non la cieca follia omicida. Ieri una toccante cerimonia con il presidente Mattarella e quello della Germania Steinmeier. «Nella Seconda guerra mondiale si toccò il fondo dell’abisso, la cancellazione di ogni dignità» ha affermato il nostro Capo dello Stato, Steinmeier, invece, in italiano, in modo che tutti lo capissero, ha affermato di provare dolore e vergogna, e ha chiesto perdono per la violenza omicida compiuta dai suoi connazionali ottant’anni fa. Per farla breve, quello vissuto ieri è stato un momento altamente significativo. Lo è ancora di più per la deriva estremista della Germania, mentre proprio ieri in Austria trionfava il partito di estrema destra fondato nell’immediato dopoguerra da nazisti. In conclusione, la storia a molti, dalla Germania all’Austria, dalla Francia all’Italia, dall’Ungheria all’Olanda, non sembra insegnare più di tanto. Il rischio, purtroppo, è di buttare democraticamente alle ortiche oltre cinquant’anni di libertà, pace e solidarietà tra i popoli. I fantasmi della storia, come ha affermato il presidente Mattarella, sono ancora tra noi.