La resa del ministro Valditara
Una volta presa una decisione, bisognava difenderla e non tornare precipitosamente sui propri passi. Delle due l'una. O Valditara non era affatto convinto della scelta compiuta, oppure semplicemente ha preferito non avere problemi e tenersi stretta la poltrona
Il ministro dell’Istruzione Valditara ha alzato bandiera bianca. Le polemiche bipartisan suscitate dall’idea di affidare il coordinamento del comitato di garanti del progetto “Educazione alle relazioni” a Paola Concia, attivista Lgbtq ed ex deputata Pd, hanno costretto il Ministro ad una precipitosa e a dir poco discutibile marcia indietro. Non entriamo nel merito di quelle che erano le originarie intenzioni del Ministro, anche se ci sembravano coraggiose e fuori dagli schemi. Il punto, però, adesso è un altro. Una volta presa una decisione, bisognava difenderla e non tornare precipitosamente sui propri passi. Delle due l’una. O Valditara non era affatto convinto della scelta compiuta, oppure semplicemente ha preferito non avere problemi e tenersi stretta la poltrona. Magrissima figura. Una resa senz’appello. Sarebbe stato molto più onorevole rassegnare le dimissioni, piuttosto che cedere in modo così repentino e indecoroso. Ci rendiamo conto, però, che in politica, soprattutto di questi tempi, talune considerazioni lasciano il tempo che trovano. Amen.