Israele ed Hezbollah
Esaurite quasi del tutto le operazioni militari nella Striscia di Gaza, era scontato che Israele rivolgesse le sue attenzioni al Libano
Israele, con l’obiettivo di decimare Hezbollah, sta attaccando con la propria aviazione militare il Libano. Nella giornata di lunedì, gli attacchi israeliani hanno ucciso 492 persone, tra cui 35 bambini e 58 donne, e ne hanno ferite 1.645. Israele con i suoi bombardamenti ha colpito 1.300 obiettivi di Hezbollah, distruggendo missili da crociera (quelli dotati di motore e capaci di cambiare rotta in volo), razzi a lungo e corto raggio e droni d’attacco. Ormai è guerra totale. E i raid israeliani continuano senza sosta. C’era da aspettarselo, però. Esaurite quasi del tutto le operazioni militari nella Striscia di Gaza, era scontato che Israele rivolgesse le sue attenzioni al Libano. Dopo il massacro compiuto ad ottobre dello scorso anno dai terroristi di Hamas (con 1.200 israeliani uccisi e 250 rapiti), Hezbollah ha lanciato ogni santo giorno razzi e droni su Israele. Sta di fatto che 70 mila israeliani hanno dovuto lasciare le loro case. La regione israeliana della Galilea si è così letteralmente spopolata. Inutile sorprenderci oggi della dura reazione israeliana. Peccato che oggi in Libano, come in Galilea o a Gaza, a pagare siano soprattutto i civili. Vittime innocenti ed inermi di una guerra assurda senza fine.