Israele bombarda l’Iran
La situazione è molto delicata. Tuttavia, questo scontro era ormai diventato inevitabile. La politica del regime degli ayatollah si muove da sempre nella prospettiva della distruzione dello Stato di Israele. Arrivare a possedere l'arma nucleare è un obiettivo da conseguire in vista proprio di distruggere Israele. Ogni tentativo di trovare una soluzione pacifica è fallito

Questa notte, come si temeva, Israele ha attaccato l’Iran. Gli obiettivi sono stati i siti nucleari, ma non solo. Dalle prime notizie si apprende che sono stati colpiti anche quelli militari nella stessa capitale Teheran e risultano uccisi il capo di Stato maggiore e la guida dei Pasdaran. Insomma, sono stati eliminati vertici militari e scienziati nucleari, anche grazie al Mossad, l’intelligence israeliana che ha operato direttamente nel territorio iraniano. L’operazione militare non è finita qui e ora si aspetta la reazione iraniana, che sembra sia già in corso con il lancio di droni su Israele.
La situazione è molto delicata. Tuttavia, questo scontro era ormai diventato inevitabile. La politica del regime degli ayatollah si muove da sempre nella prospettiva della distruzione dello Stato di Israele. Arrivare a possedere l’arma nucleare è un obiettivo da conseguire in vista proprio di distruggere Israele. Ogni tentativo di trovare una soluzione pacifica è fallito. Inutile girarci intorno, Israele in questa vicenda non aveva altre soluzioni se non tentare con la forza di bloccare l’Iran nella corsa all’ordigno nucleare. Ciò non impedisce di ritenere l’attacco israeliano un atto molto grave che avrà delle pesanti conseguenze, soprattutto in un’area già instabile e conflittuale come il Medio Oriente.