scritto da Pasquale Petrillo - 13 Giugno 2025 09:30

Israele bombarda l’Iran

La situazione è molto delicata. Tuttavia, questo scontro era ormai diventato inevitabile. La politica del regime degli ayatollah si muove da sempre nella prospettiva della distruzione dello Stato di Israele. Arrivare a possedere l'arma nucleare è un obiettivo da conseguire in vista proprio di distruggere Israele. Ogni tentativo di trovare una soluzione pacifica è fallito

foto Giovanni Armenante

Questa notte, come si temeva, Israele ha attaccato l’Iran. Gli obiettivi sono stati i siti nucleari, ma non solo. Dalle prime notizie si apprende che sono stati colpiti anche quelli militari nella stessa capitale Teheran e risultano uccisi il capo di Stato maggiore e la guida dei Pasdaran. Insomma, sono stati eliminati vertici militari e scienziati nucleari, anche grazie al Mossad, l’intelligence israeliana che ha operato direttamente nel territorio iraniano. L’operazione militare non è finita qui e ora si aspetta la reazione iraniana, che sembra sia già in corso con il lancio di droni su Israele.

La situazione è molto delicata. Tuttavia, questo scontro era ormai diventato inevitabile. La politica del regime degli ayatollah si muove da sempre nella prospettiva della distruzione dello Stato di Israele. Arrivare a possedere l’arma nucleare è un obiettivo da conseguire in vista proprio di distruggere Israele. Ogni tentativo di trovare una soluzione pacifica è fallito. Inutile girarci intorno, Israele in questa vicenda non aveva altre soluzioni se non tentare con la forza di bloccare l’Iran nella corsa all’ordigno nucleare. Ciò non impedisce di ritenere l’attacco israeliano un atto molto grave che avrà delle pesanti conseguenze, soprattutto in un’area già instabile e conflittuale come il Medio Oriente.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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