Il Pd confuso della Schlein
La verità è che, al solito, nel Pd la confusione la fa sempre da padrone. L'ultima chicca è la nomina a vicecapogruppo del Pd alla Camera, in
Tre sindaci del Pd – Possamai di Vicenza, Gori di Bergamo e Palazzi di Mantova – sui controlli della Corte dei Conti prendono le distanze dalle posizioni della Schlein. Altro che deriva ungherese, affermano i tre. Ricordano, anzi, che “il controllo concomitante della Corte dei Conti sul Pnrr era stato abolito già da Draghi nel 2021”. In pratica, quello che già avevano evidenziato i presidente emeriti della Corte Costituzionale Cassese e Mirabelli. Oltre che l’ex presidente della Camera Luciano Violante. Altro che bavaglio ai giudici e deriva autoritaria se non fascista del Governo Meloni. La verità è che, al solito, nel Pd la confusione la fa sempre da padrone. L’ultima chicca è la nomina a vice-capogruppo del Pd alla Camera, in sostituzione del figlio di De Luca, Piero, di un certo Ciani, voluto dalla Schlein. Ciani non è iscritto al Pd e non intende iscriversi perché iscritto ad un altro partito. Ogni ulteriore commento appare superfluo.