Il destino dell’Europa legato a quello dell’Ucraina
E finalmente è chiaro a tutti i paesi europei, tranne pochi e di fatto irrilevanti, come l'Ungheria, che non si può assolutamente restare indifferenti al destino dell'Ucraina. Anzi, quel che succederà a Kiev è strettamente legato al nostro futuro

L’Europa che conta riunita ieri a Londra riuscirà ad entrare nel gioco ormai rotto da Trump? Forse. Il presidente americano un merito ce l’ha. E’ quello di aver fatto capire agli europei che non si può vivere di rendita con lo scudo militare americano. Insomma, che bisogna riarmarsi per contare nello scacchiere internazionale e per difendersi a prescindere dagli altri. In altre parole, gli europei sembrano che finalmente si siano svegliati da un sonno durato ottant’anni, quelli che ci separano dalla fine della seconda guerra mondiale. E finalmente è chiaro a tutti i paesi europei, tranne pochi e di fatto irrilevanti, come l’Ungheria, che non si può assolutamente restare indifferenti al destino dell’Ucraina. Anzi, quel che succederà a Kiev è strettamente legato al nostro futuro. In altre parole, è giunto il tempo che l’Europa batta un colpo. Ha la forza e i numeri per farlo. A ciò deve aggiungere un’unità politica e militare. Non sarà facile, ma non ci sono alternative.