I rischi inutili dei nostri militari in Libano
I nostri militari si trovano nel bel mezzo di una guerra e ogni giorno si rischia il morto. Per come si sono messe le cose, ha ancora un senso, è utile e soprattutto necessario che i nostri soldati siano costretti a rischiare la vita per una questione di principio?
Ieri in Libano quattro caschi blu italiani della missione Unifil sono rimasti feriti non gravemente dalle schegge di un missile lanciato delle milizie filo-iraniane Hezbollah, che volevano forse colpire carri armati israeliani in manovra vicino alla base. Per errore o meno, sta di fatto che i nostri militari si trovano nel bel mezzo di una guerra e ogni giorno si rischia il morto. Per come si sono messe le cose, ha ancora un senso, è utile e soprattutto necessario che i nostri soldati siano costretti a rischiare la vita per una questione di principio? Perché non ritirarli finché le armi non taceranno? Il governo Meloni e l’ONU farebbero bene a decidersi in fretta prima che accada qualcosa di irreparabile.