I cercapersone che diventano bombe
Difficile pensare che dietro questo fatto così clamoroso non ci sia Israele con i suoi servizi segreti. Il famigerato Mossad, tanto per intenderci
Nel pomeriggio di ieri centinaia di cercapersone in possesso di miliziani e membri di Hezbollah sono esplosi simultaneamente. E’ accaduto a Beirut, in tutto il Libano e in Siria. Al momento, si contano 18 morti e 4 mila feriti (in cinquecento avrebbero perso la vista). Numeri impressionanti. Tra i colpiti anche l’ambasciatore iraniano, molti civili e anche bambini. Difficile pensare che dietro questa operazione così clamorosa non ci sia Israele con i suoi servizi segreti. Il famigerato Mossad, tanto per intenderci. Con il tempo si saprà come sia stato possibile far esplodere in contemporanea migliaia di cercapersone appena forniti dall’Iran. Due considerazioni appaiano scontate. La prima, Israele ha un capacità militare e tecnologica superiore anni luce a quella messa in campo dai suoi avversari. La seconda, ancora più scontata, è che questa azione, non rivendicata al momento da Israele, influenzerà negativamente lo scontro attualmente in corso. In conclusione, il rischio è che questo conflitto, che dall’ottobre scorso insanguina il Medio Oriente, possa pericolosamente allargarsi. Non solo. Appare evidente che un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è ora più difficile se non impossibile raggiungere.
Si tutto chiaro , ma occorre anche dire che appare evidente la connessione fra l’Iran e o repubblica iraniana e tutto il sistema di terrorismo che tiene il medio oriente a ferro e fuoco. La cosa sarà ancora piu’ evidente quando si sapranno l’esatto numero delle vittime, i loro nomi e le posizioni da essi occupate nell’organizzazione terroristica. Con una mossa strategica anche se funesta , nessuno potrà più negare le proprie responsabilità nella destabilizzazione in atto.