scritto da Pasquale Petrillo - 18 Settembre 2024 08:56

I cercapersone che diventano bombe

Difficile pensare che dietro questo fatto così clamoroso non ci sia Israele con i suoi servizi segreti. Il famigerato Mossad, tanto per intenderci

foto Giovanni Armenante

Nel pomeriggio di ieri  centinaia di cercapersone in possesso di miliziani e membri di Hezbollah sono esplosi simultaneamente. E’ accaduto a Beirut, in tutto il Libano e in Siria. Al momento, si contano 18 morti e 4 mila feriti (in cinquecento avrebbero perso la vista). Numeri impressionanti. Tra i colpiti anche l’ambasciatore iraniano, molti civili e anche bambini. Difficile pensare che dietro questa operazione così clamorosa non ci sia Israele con i suoi servizi segreti. Il famigerato Mossad, tanto per intenderci. Con il tempo si saprà come sia stato possibile far esplodere in contemporanea migliaia di cercapersone appena forniti dall’Iran. Due considerazioni appaiano scontate. La prima, Israele ha un capacità militare e tecnologica superiore anni luce a quella messa in campo dai suoi avversari. La seconda, ancora più scontata, è che questa azione, non rivendicata al momento da Israele, influenzerà negativamente lo scontro attualmente in corso. In conclusione, il rischio è che questo conflitto, che dall’ottobre scorso insanguina il Medio Oriente, possa pericolosamente allargarsi. Non solo. Appare evidente che un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è ora più difficile se non impossibile raggiungere.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Una risposta a “I cercapersone che diventano bombe”

  1. Si tutto chiaro , ma occorre anche dire che appare evidente la connessione fra l’Iran e o repubblica iraniana e tutto il sistema di terrorismo che tiene il medio oriente a ferro e fuoco. La cosa sarà ancora piu’ evidente quando si sapranno l’esatto numero delle vittime, i loro nomi e le posizioni da essi occupate nell’organizzazione terroristica. Con una mossa strategica anche se funesta , nessuno potrà più negare le proprie responsabilità nella destabilizzazione in atto.

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