GEM, la rinascita dell’Egitto
Dopo oltre trent’anni di lavori e un miliardo di dollari di investimenti, l’Egitto inaugura il Grande Museo Egizio di Giza: un simbolo di rinascita culturale e orgoglio nazionale
È stata davvero una sfida faraonica. Parliamo del Grande Museo Egizio di Giza, inaugurato l’altro ieri con una cerimonia sfarzosa alla presenza del presidente al-Sisi e di delegazioni internazionali. È costato circa un miliardo di dollari nei più di trent’anni necessari a definirne il progetto e a realizzarlo. Sorge vicino alle piramidi e, con i suoi 500.000 metri quadrati, è il più grande museo dedicato a una sola civiltà. Ospita oltre 100.000 reperti, tra cui l’intera collezione di Tutankhamon, esposta per la prima volta. Al centro domina la statua colossale di Ramses II. L’apertura del Grand Egyptian Museum (GEM) rappresenta un traguardo simbolico e politico per l’Egitto, che punta sull’opera come volano turistico e manifesto di orgoglio nazionale e identità culturale. Quella compiuta dall’Egitto contemporaneo è una scelta più che condivisibile e destinata a rivelarsi vincente: un investimento sul futuro che poggia su basi solide, nel segno del lascito universale della civiltà egizia.




