Ergastolo per i familiari di Saman
L'auspicio è che i giudici comminino a questi assassini la massima pena prevista dal nostro sistema giudiziario. D'altro canto, per questo genere di delitti occorrono pene esemplari

Ergastolo. Lo ha chiesto la Procura generale di Bologna per i cinque i familiari, nessuno escluso, imputati per l’omicidio di Saman Abbas. Sono il padre, la madre, lo zio e i due cugini della sfortunata ragazza, vittima di una cultura retriva e violenta che ha armato la mano dei suoi familiari più stretti. Non a caso, l’accusa ha definito il loro scellerato gesto come un’«azione inumana e barbara». L’auspicio è che i giudici comminino a questi assassini la massima pena prevista dal nostro sistema giudiziario. D’altro canto, per questo genere di delitti occorrono pene esemplari. Certo, non è questa la soluzione ai femminicidi, ma, in ogni caso, non si può prescindere dal comminare pene severissime. Poi, occorre ovviamente altro. E ancora più di quanto già si è fatto e si sta facendo per contrastare un fenomeno che non accenna ad arrestarsi. Anzi, gli ultimi delittuosi accadimenti, che hanno visto vittime giovane donne, lasciano inorriditi come sempre se non di più. Per questo, occorre ingegnarsi per porre in essere azioni più concrete e provvedimenti maggiormente incisivi.