scritto da Pasquale Petrillo - 08 Aprile 2025 09:05

Ergastolo per i familiari di Saman

L'auspicio è che i giudici comminino a questi assassini la massima pena prevista dal nostro sistema giudiziario. D'altro canto, per questo genere di delitti occorrono pene esemplari

foto Giovanni Armenante

Ergastolo. Lo ha chiesto la Procura generale di Bologna per i cinque i familiari, nessuno escluso, imputati per l’omicidio di Saman Abbas.  Sono il padre, la madre, lo zio e i due cugini della sfortunata ragazza, vittima di una cultura retriva e violenta che ha armato la mano dei suoi familiari più stretti. Non a caso, l’accusa ha definito il loro scellerato gesto come un’«azione inumana e barbara». L’auspicio è che i giudici comminino a questi assassini la massima pena prevista dal nostro sistema giudiziario. D’altro canto, per questo genere di delitti occorrono pene esemplari. Certo, non è questa la soluzione ai femminicidi, ma, in ogni caso, non si può prescindere dal comminare pene severissime. Poi, occorre ovviamente altro. E ancora più di quanto già si è fatto e si sta facendo per contrastare un fenomeno che non accenna ad arrestarsi. Anzi, gli ultimi delittuosi accadimenti, che hanno visto vittime giovane donne, lasciano inorriditi come sempre se non di più. Per questo, occorre ingegnarsi per porre in essere azioni più concrete e provvedimenti maggiormente incisivi.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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