scritto da Carolina Milite - 28 Novembre 2024 11:04

Sarah Josepha Hale, l’«inventrice» della Festa del Ringraziamento

L’ufficializzazione a festa annuale nazionale si ebbe grazie al volere del presidente Abramo Lincoln, ma il merito dietro alla sua decisione è di una donna: Sarah Josepha Hale

Si dice, solitamente, che dietro un grande uomo si cela una grande donna e anche il presidente Abramo Lincoln e la festa più amata dagli americani, il Giorno del Ringraziamento, sembrano non sfuggire a questo detto. La donna in questione è la scrittrice e giornalista Sarah Josepha Hale.

Le origini della Festa del Ringraziamento sono antiche e vengono fatte risalire al 1621, quando nella città di Plymouth, nel Massachusetts, i padri pellegrini si riunirono per ringraziare il Signore del buon raccolto. Da allora divenne consuetudine ringraziare il Signore e festeggiare annualmente insieme a parenti e amici il buon raccolto.

L’ufficializzazione a festa annuale nazionale si ebbe grazie al volere del presidente Abramo Lincoln, ma il merito dietro alla sua decisione è di una donna: Sarah Josepha Hale, una delle donne più importanti, benché poco riconosciuta, della storia americana. La Hale era fermamente convinta che una festività di aggregazione nazionale avrebbe portato una ventata di speranza per la popolazione americana che stava vivendo un periodo tragico come la Guerra di Secessione e con il suo romanzo “Northwood, A Tale of New England”, scritto nel 1827, fece sì che il Thanksgiving diventasse festa nazionale.

Sarah Josepha Buell nacque il 24 ottobre del 1788 a Newport, nel New Hampshire. Particolarmente portata per gli studi, divenne maestra in una scuola locale a 18 anni, scrivendo poesie nel tempo libero. Nel 1813 andò in sposa all’avvocato David Hale. Rimasta vedova dopo pochi anni e con cinque figli da allevare, si trovò costretta a mettere a frutto il proprio talento nella scrittura e nella pubblicazione di libri. Fu lei – tra l’altro – l’autrice della celeberrima filastrocca  “Mary had a little Lamb” (Mary aveva un agnellino) utilizzata in seguito da Edison come primo test per il fonografo nel 1877 e che divenne la prima frase registrata della storia.

Sarah Hale era fermamente convinta della necessità che venisse istituito un giorno in cui poter celebrare la Festa del Ringraziamento, una festa che avrebbe dovuto coinvolgere non solo le famiglie del New England, ma ogni stato dell’Unione. Scriveva spesso editoriali e articoli a tal proposito e faceva pressioni sui funzionari statali e federali affinché approvassero una legge che creasse un giorno di ringraziamento nazionale fisso l’ultimo giovedì di novembre. Credeva che una tale misura unificante potesse aiutare ad alleviare le crescenti tensioni e divisioni tra le parti settentrionali e meridionali del paese. I suoi sforzi furono ripagati: nel 1854, più di 30 stati e territori degli Stati Uniti avevano una celebrazione del Ringraziamento sui libri, ma la visione di Hale di una festa nazionale rimase insoddisfatta.

L’ufficialità della celebrazione avvenne nel 1862, quando Sarah, il 28 settembre del 1863, nel pieno dei combattimenti della Guerra di Secessione, scrisse sia al presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln che al segretario di Stato William Seward, esortandoli ancora una volta a dichiarare un Ringraziamento nazionale; il presidente rispose alla sua lettera in modo affermativo e proclamò il quarto giovedì di novembre festività nazionale americana, una mossa che sperava avrebbe aiutato a “guarire le ferite della nazione”.

Sempre dalla scrittrice americana, dal suo romanzo per la precisione, deriva un’altra delle numerose curiosità legate al Thanksgiving: il tacchino come piatto tipico. Sarah Josepha Hale nel suo racconto parlò del menu ideale del Ringraziamento. Un posto d’onore era riservato proprio al tacchino, considerato un pasto signorile, servito insieme alla torta di zucca, al pane di grano, al budino di prugne e di patate dolci, accompagnati da bottiglie colme di vino di ribes, sidro e birra di zenzero. In molti infatti ignorano che nei primi anni di celebrazione del Thanksgiving le tavole delle famiglie americane erano imbandite di mais, cervi, merluzzo, e altri pesci, ma del famoso pennuto non c’era nemmeno l’ombra.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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