Nel film Jurassic Park il matematico Ian Malcolm (foto), spiega la teoria del caos alla paleobotanica Ellie Sattler servendosi di un esempio: fa cadere una goccia d’acqua sul dorso della mano di lei; poi ripete l’azione una seconda volta con l’intento di farla colare nel medesimo verso. La goccia, però, cadrà in altra direzione.
Il professore spiega che il cambiamento è dovuto a piccole variabili come l’orientamento della peluria della mano, il flusso di sangue nelle vene e le microscopiche imperfezioni della pelle.
Un semplice esperimento per spiegare un modello matematico estremamente complesso ma applicabile in molteplici ambiti: dall’economia, alla psicologia, alla meteorologia.
Infatti la temperatura, la pressione atmosferica, la velocità del vento, l’umidità dell’aria, la presenza di nuvole ed altre variabili concorrono alla profondità del sistema complesso delle previsioni meteorologiche.
Se, ad esempio, la temperatura è di un grado in più o in meno rispetto a quanto previsto, può cambiare la posizione e l’intensità delle correnti d’aria, che a loro volta influiscono sulla formazione di nuvole e precipitazioni.
Si pensi che le variabili si amplificano nel tempo, aumentando così il margine di errore nel lungo periodo.
Piccole perturbazioni producono effetti massicci nel lungo periodo. È la sintesi dell’effetto-farfalla: un battito d’ali di una farfalla in Brasile scatenerà un uragano in Texas. Sembra un volo pindarico eppure, nella periferia di Wuhan, qualcuno assaggiò una zuppa di pipistrello e qualche tempo dopo il mondo fini in lockdown.