scritto da Elvira Coppola Amabile - 16 Gennaio 2025 07:35

Controlli a chi guida. Necessario o no essere sobri?

A maggior ragione i controlli vanno effettuati sui minori. Sono i più fragili le vittime di questo mercato. Le tecniche psicologiche per indurre dipendenze si servono di ogni strumento per raggiungere i loro lucrosi obiettivi

Avendo avuta una vita devastata da questo problema sono molto più suscettibile all’argomento. Cerco di avere un opinione distaccata ma talvolta sono atterrita dalle mistificazioni di personaggi che indulgono sentendosi “moderni”(Marco Cappato ad esempio).

Sono solo illusi per non dire pericolosi incoscienti che non hanno provato sulla loro pelle i pericoli di queste “indulgenze”.

Se un figlio gli muore investito da un ubriaco? O di overdose? Chi dipende dall’uso di sostanze non riesce a fare nulla senza l’aiutino di queste.

Prestazione sessuali o professionali comprese.

Non vado oltre…

E l’uso terapeutico strumentalizzato come “vessillo di bontà”?

Ragionamenti allucinanti!

Come se i vigili punissero tutti i malati curati a cannabis. In ogni caso se manifestano alterazione non guidino! Come chi ha banalmente assunto un antistaminico che provoca sonnolenza ad esempio.

Le assicurazioni danno percentuali altissime di sinistri con guidatori sotto effetto di droghe.

L’unica premessa valida per chiunque è che qualunque sostanza alteri il comportamento non va usata da chi conduce un veicolo.

Ciò detto è ovvio che i controlli sono “doverosi”. Per dissuadere i consumatori, posto che il rischio maggiore proviene dalla sensazione di sicurezza e potenza tipica di chi si droga.

È una difesa non un sopruso!

A maggior ragione i controlli vanno effettuati sui minori. Sono i più fragili le vittime di questo mercato. Le tecniche psicologiche per indurre dipendenze si servono di ogni strumento per raggiungere i loro lucrosi obiettivi. Compresa la complicità dei Cappato di turno. E puntano ai giovanissimi. Non hanno scrupoli.

I controlli sono “la difesa” e non “l’istituzione di uno stato di polizia”, da paventare per principio evocando immaginari spauracchi di “regimi” da  abbattere….

Ma tanto oramai c’e un tentativo eversivo che mobilita orde di forsennati in marcia contro le forze dell’ordine.

Chi c’è dietro?

Gli spacciatori che difendono il loro lucroso sporco mercato?

Gli antisemiti travestiti da difensori dei palestinesi e del ragazzo egiziano morto mentre scappava?

Stiamo tornando agli anni di piombo?

Anche allora la sinistra, pur temendo la violenza delle brigate rosse, era ambigua nel prendere posizioni dissenzienti.

Cari concittadini chi percepite come nemici del vivere in sicurezza e tranquillità?

Un gruppetto di manifestanti esaltati che marciano devastando vetrine vetture… colpendo passanti e chi è costretto a contenerne la violenza oppure poliziotti e carabinieri?

Cerchiamo di chiarirci le idee e prendere una posizione chiara!

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