scritto da Nino Maiorino - 26 Settembre 2024 06:43

Come caricare correttamente il cellulare

Completiamo con questa nota la trilogia che abbiamo dedicato, negli ultimi giorni, ai telefonini, il 20 settembre parlando della luce che ci fa invecchiare, e il 25 successivo del temibile virus Hook, per affrontare l’ultimo argomento che riguarda il sistema corretto di ricaricare questi apparecchi che ormai fanno parte dei nostri assilli quotidiani.

Infatti non sono molti quelli che possono fare a meno di questi dannatissimi intrusi.

E non sempre tutti sanno bene come manutenerli per evitare che un utilizzo non corretto li possa farle invecchiare prima, anche perché, al momento dell’acquisto, a tutto si pensa tranne che a come farli durare.

Da un sito specializzato apprendiamo che la maggior parte di noi commette non pochi errori in materia di ricarica, errori che possono accorciarne la vita.

Ricaricare la batteria del cellulare è un’azione che compiamo spesso, anche tutti i giorni.

Ma lo facciamo nel modo giusto?

Ecco gli errori da evitare, per i quali basterebbe seguire le istruzioni fornite al momento dell’acquisto di nuovo, ma non tutti i venditori lo fanno.

Gli errori da evitare.

  1. A) Di solito, siamo abituati a mettere sotto carica il cellulare la notte prima di andare a dormire, senza toglierlo dalla custodia, per poi scollegarlo al mattino con la batteri aormai al 100%. Queste sono le prime azioni sbagliate, da evitare per scongiurare danni alla batteria.

Il primo grande errore che si commette è quello di ricaricare senza toglierlo dalla custodia; questa cattiva abitudine è anche determinata dal fatto che le custodie presentano un buchino in corrispondenza della porta di ricarica, per cui, per comodità, ignoranza o pigrizia, siamo portati a caricare il telefonino senza estrarlo dalla custodia.

Questo provoca il surriscaldamento del telefonino e il degradarsi della batteria, quindi è bene estrarre l’apparecchio dalla custodia e, ovviamente, non metterlo in carica accanto a fonti di calore.

B) Altro errore molto comune è quello di lasciare scaricare il telefonino fino allo 0% oppure caricarlo fino al 100%.

Così facendo, le minuscole particelle mobili che costituiscono le batterie agli ioni di litio, chiamate “portatori di carica”, vengono sottoposte a stress, e con il tempo cala l’efficienza della batteria.

Caricare il telefono per troppo tempo oppure farlo scaricare fino allo zero sollecita gli elettrodi a ridurre la durata della batteria e accelera il processo di degrado.

Aspettare che il cellulare arrivi ai livelli minimi di carica, o addirittura che si spenga, prima di collegarlo alla presa della corrente, e farlo caricare al massimo, finisce per sottoporre il telefono a un forte stress termico rischiando di danneggiarlo irrimediabilmente.

Lo stress termico, a lungo andare, rovinerà la batteria e ci costringerà a sostituirla. Nei casi in cui non è possibile sostituirla, bisogna comprarne uno nuovo.

Sarebbe bene mantenere il telefono sempre tra il 30% e il 70%.

C)Un ultimo errore comune è quello di caricare i dispositivi di notte.

Lasciare che per ore e ore il caricatore continui a fornire energia inutile alla batteria, fa sì che quest’ultima si surriscaldi, ma soprattutto danneggi gli elettrodi.

L’ accumulo di energia in una batteria ne riduce le capacità complessive.

Pertanto, se vogliamo che la batteria del cellulare duri il più a lungo possibile, non facciamolo scaricare del tutto e non ricarichiamolo fino al 100%.

Quindi non lasciamolo in carica tutta la notte: colleghiamolo alla corrente al mattino appena svegli o magari la sera dopo cena, ricordandoci di staccarlo prima di andare a dormire.

 

 

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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